PS :<<... a Kiev non vediamo i tagliagole di Al-Qa'ida o di Al-Nusra, bensì i
nazisti di Svoboda. Ma lo schema è molto simile a quello usato nelle
recenti guerre di Libia e Siria.
E sono pronto a scommettere che
i soldi a sostegno del "noi" stanno arrivando in Ucraina da
un pezzo (poi magari salta fuori il solito dottor Kissinger che dice,
come ai rivoltosi iraniani: "Insomma vi stiamo dando milioni di
dollari, datevi una mossa!">>.
umberto marabese
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di Piotr.
In
Ucraina si stanno mettendo in atto gli schemi già visti in Libia e
Siria, che poi sono quelli elaborati da famigerati enti, come
l'Einstein Institution, tanto amati dalla nostra sinistra buonista.
La
variante è dovuta al contesto: i tagliagole di Al-Qa'ida e Al-Nusra
che gli Usa e suoi alleati hanno scagliato contro la Siria, in
Ucraina hanno come degno corrispettivo i neonazisti di Svoboda. Non è
vero che questo partito sia marginale nella rivolta e solo molto
attivo e vociferante, come alcuni vogliono far credere. Svoboda due
anni fa alle politiche ha ottenuto il 10,45% dei voti e 38 seggi.
Svoboda forma il nerbo delle manifestazioni, la parte più decisa,
quella che conduce gli scontri, ammazza i poliziotti, li rapisce e li
tortura. Da giorni i suoi militanti ricercavano lo scontro sanguinoso
con le forze di polizia. Ci sono riusciti. Ai neonazisti si è
accodato a quanto sembra Anatoli Gritsenko. L'ex ministro della
Difesa ed ex sodale dell'oligarca Julia Timoshenko, ha avuto la
splendida idea di incitare i manifestanti ad armarsi ("ma solo
quelli che hanno il porto d'armi", ha aggiunto il delinquente
ipocrita).....
Comprimari,
per ora, sono i gruppi fondamentalisti dei Tatari della Crimea (a
regola gli ultranazionalisti di Svoboda non dovrebbero andare molto
d'accordo coi Tatari di Crimea, dato che se fosse per i primi la
Crimea non avrebbe nessuna autonomia, ma qui non stiamo parlando
della popolazione tatara, bensì di gruppi di soldati di ventura che
hanno appena finito di combattere in Siria).
Quale
è la posta in gioco?
1)
L'entrata dell'Ucraina nella UE. Ciò significherebbe due cose. La
prima è che il prestito di 15-20 miliardi di dollari promesso dalla
Russia all'Ucraina lo dovrà sborsare la UE, sempre che le vada, che
dovrà anche aggiungere il prezzo pieno (quasi dimezzato da Putin
nell'accordo di pochi giorni fa) del gas russo comprato dall'Ucraina.
Il secondo che dopo un probabile periodo di attesa per stabilizzare
la situazione e non disgustare subito gli Ucraini, su quel Paese si
abbatterà la scure dell'austerity europea.
2)
L'entrata dell'Ucraina nella Nato. Questo è il boccone grosso e
proibito. Che sia grosso lo si capisce subito: con l'Ucraina la Nato
finirebbe a ridosso di Mosca. Per capire perché è proibito, basti
pensare che ciò va contro, in modo diretto, agli accordi di Parigi e
di Helsinki, ovvero agli accordi di garanzia della sicurezza europea
che sono seguiti alla caduta della cortina di ferro. In altre parole,
Ucraina nella Nato e riarmo sono sinonimi.
Vedemo
se gli altri leader dell'opposizione sono dotati di sufficiente buon
senso per non cadere nella trappola Nato-UE. Se così fosse l'Ucraina
potrebbe uscire dalla crisi con un nuovo governo che potrebbe
sfruttare il meglio dei rapporti sia con la UE (standosene fuori) sia
con la Russia (che la premierebbe per star fuori dalla Nato).
Farebbe
molto bene all'Europa. Ma a quella "dei popoli", come si
usa dire. Il problema, per l'appunto, è che alla Nato e in subordine
alla UE - due entità che dei popoli non gliene può fregar de meno -
questo non starebbe bene e infatti fanno di tutto per obbligare ad
una scelta secca: o noi o la Russia. E sono pronto a scommettere che
i soldi a sostegno del "noi" stanno arrivando in Ucraina da
un pezzo (poi magari salta fuori il solito dottor Kissinger che dice,
come ai rivoltosi iraniani: "Insomma vi stiamo dando milioni di
dollari, datevi una mossa!").
Siamo
dei veri filibustieri globali. D'altra parte, il nostro capitalismo
lo abbiamo sempre sostenuto in questo modo.------------
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