PS: <<Gli abitanti della zona del Gerbido iniziano l’anno nuovo con i
vecchi problemi: odori nauseabondi provenienti dall’impianto rendono
irrespirabile l’aria, specie la sera. Per Trm è solo vapore acqueo, ma
la popolazione non si fida. “Sembra l’Ilva” >>....vota e fai votare Pd(come sempre accadde al Gerbido...)...una morte lenta,...ma sicura!
umberto marabese
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“Gli insulti, le minacce, le intimidazioni e gli atti di violenza che
da mesi si ripetono verso istituzioni, magistrati, forze dell’ordine,
parlamentari, sindaci, giornalisti, imprenditori e lavoratori del
cantiere per la Tav, sono azioni eversive che ricordano la tragica
stagione del terrorismo”. È una presa di posizione netta quella assunta
da 13 dirigenti torinesi dell’Anpi, associazione
partigiani che in una nota hanno voluto segnare la loro distanza dai
proclami e, soprattutto, dal clima di crescente tensione degli ultimi
giorni. «Questo disegno - prosegue il comunicato firmato, tra gli altri
dall’ex parlamentare Pci Lorenzo Gianotti e dal vicepresidente dell’associazione Maria Grazia Sestero -
deve essere condannato e combattuto con nettezza, reagendo
tempestivamente al ripetersi di simili atti per isolare gli artefici. È
evidente che non ci riferiamo alle posizioni contrarie alla Tav (o altre
opere) sostenute in forme democratiche legittime e senza ricorso alla
violenza. Come militanti dell’Anpi riconfermiamo la nostra solidarietà
alle persone e alle istituzioni minacciate e condanniamo gli atti
minatori e violenti di gruppi eversivi».........
È una situazione che desta preoccupazione, giacché «questi fatti interessano da tempo tutto il paese. Sollecitiamo perciò - concludono - la presa di posizione della nostra Associazione, con la consapevolezza che ogni Sezione e ogni associato si deve sentire impegnato proprio nello spirito della Resistenza che ci ha dato la libertà e la democrazia contro l’arbitrio e la violenza». A sorpresa però tra i firmatari non compare il nome di Diego Novelli che dell’Anpi è presidente provinciale, dando credito alle voci che riferiscono di una spaccatura in seno all’organizzazione politica. Peraltro, fa notare il senatore Pd Stefano Esposito, vittima nei giorni scorsi di ulteriori minacce, non figurano neppure i nomi di altri esponenti, soprattutto di coloro che operano nelle “zone calde”: «Ci sono una serie di sezioni, in particolare a Susa, Mompantero, ma anche nella stessa Grugliasco che sono fiancheggiatori delle ali più estreme del movimento No Tav. Di più, l’Anpi in alcune realtà è una fucina di militanti dell’antagonismo». Proprio la linea ad alta velocità tra Torino e Lione ha provocato una frattura all’interno dell’associazione tra l’ala più intransigente, che si nasconderebbe dietro l’ombra nobile del vecchio ex sindaco di Torino, e quella più “istituzionale” e dialogante che fa riferimento ai promotori del documento.
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