venerdì 31 gennaio 2014

Chiamparino, Murazzi “a sua insaputa”:" ha dichiarato di essere stato all'oscuro degli accordi o di non ricordare. 33 indagati, per lui chiesta l'archiviazione.

PS: E , signori del Pd, sarebbe un candidato a governare il Piemonte? 
umberto marabese
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Pubblicato Venerdì 31 Gennaio 2014, ore 17,50

Nel corso dell'interrogatorio sulla vicenda delle concessioni ai locali in riva al Po, l'ex sindaco ha dichiarato di essere stato all'oscuro degli accordi o di non ricordare. 33 indagati, per lui chiesta l'archiviazione. Carossa (Lega): "Sono sconcertato"

È un Chiamparino disinformato o perlomeno smemorato quello che davanti ai magistrati di Torino non è stato in grado di ricostruire l’intricata vicenda delle concessioni dei locali ai Murazzi. L’allora sindaco, a quanto ha raccontato lui stesso durante l’interrogatorio reso lo scorso 29 ottobre ai pm Andrea Padalino e Andrea Beconi, non venne mai informato, fra il 2007 e il 2009, di tutte le problematiche legate alle morosità dei concessionari delle attività commerciali nelle arcate in riva al Po, una questione finita al centro di un’inchiesta giudiziaria sfociata in 33 avvisi di chiusura indagine. “Mi fidavo dell’operato degli assessori”, ha sottolineato Sergio Chiamparino, per il quale la procura intende chiedere l’archiviazione......


Fra i 33 indagati figurano l’ex city manager Cesare Vaciago e l’allora assessore Alessandro Altamura, oltre a diversi dirigenti e funzionari comunali. I temi al centro dell’indagine riguardano le agevolazioni e gli sconti concessi ai gestori dei locali nonostante le loro inadempienze. L’ex primo cittadino, alle domande con cui i pm ripercorrevano le tappe della vicenda, ha risposto ripetutamente con dei “non ero al corrente”, “non conosco le motivazioni”, “nessuno mi ha mai riferito”. Qualcuno le ha mai detto che le richieste dei concessionari non erano in linea con le norme contrattuali del bando di gara? “No”. Era a conoscenza del fatto che i concessionari non rispettarono mai l’accordo stipulato il 2008 dopo una riunione presso l’ufficio del Direttore generale del Comune? “Non ne ero a conoscenza perché non sapevo neppure dell’accordo”. Chiamparino ha spiegato di essersi interessato alla questione Murazzi “a livello politico e senza approfondirle in modo particolare”.

Quando venne eletto la prima volta, nel 2001, si occupò di “progetti di riqualificazione dell’area”. “Negli anni che hanno preceduto le Olimpiadi – ha detto – la questione primaria riguardava l’ordine pubblico, nel senso che c’era il timore del moltiplicarsi di episodi di microcriminalità. Sotto il profilo della sicurezza, nelle sedi preposte, il Comune veniva invitato a tenere aperta l’area per evitare tensioni sociali”. Quando è stato il momento di declinare le proprie generalità e la propria attività lavorativa, Chiamparino ha verbalizzato “pensionato”, spiegando comunque che era presidente della Compagnia di San Paolo. Alla voce “beni patrimoniali” compaiono solo “due automobili”.

Coglie “con un certo stupore” le dichiarazioni rilasciate ai magistrati da Chiamparino Mario Carossa, oggi capogruppo della Lega Nord in Regione e all’epoca dei fatti massimo rappresentante del Carroccio in Sala Rossa. «Un atteggiamento davvero curioso per un ex sindaco, pensando alle riunioni di commissione, sia quella ordinaria sia la Controllo di Gestione, convocate proprio sulla questione Murazzi e affitti dei locatari. In una di quelle, ricordo bene visto che ero presente, il conduttore di uno dei maggiori locali delle arcate dei Murazzi aveva addirittura gettato con tono di sfida il portafoglio sul tavolo. Possibile che nessun assessore e nessun dirigente avesse mai ritenuto di parlare al Sindaco di quanto accadeva? Un fatto che lascia basiti ancora di più se si pensa ai tanti articoli di giornale usciti proprio su quell’argomento, in quei mesi, che evidentemente l’ex sindaco non ha mai letto».
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/chiamparino-murazzi-a-sua-insaputa-14776.html

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