Per Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture, "la cosa più indegna" nella vicenda dell'incompatibilità fra le due cariche e l'assegnazione delle deleghe di Governo "è proprio la posizione del Pd, un gruppo dirigente vile e senza dignità, che - ha detto intervistato a "Uno Mattina" - mi lascia combattere da sei mesi, unico uomo del Sud in un settore di governo, senza dire una parola". "Quello che sta accadendo - ha aggiunto De Luca - è roba da circo equestre. C'è uno scontro di potere in atto nel ministero. Avere un uomo libero dà fastidio anche al Partito Democratico, non solo per le scelte che ho fatto, ma perché in generale, anche per il Pd, un uomo che non ha padroni, padrini e correnti, è un elemento che infastidisce".
"Un uomo libero - ha ribadito De Luca riferendosi alle critiche del Ministro Lupi - in quel ministero, dà fastidio perché ci sono lobby burocratico-affaristiche che ancora aleggiano su di esso. Lupi ha questa idea: che essendo lui ministro, può gestire il Ministero come se fosse una bottega privata. Gli ho spiegato che non può essere così"......

Il viceministro ha aggiunto: "Se dovesse arrivare il momento in cui dovrò decidere, evidentemente lascerò l'incarico di sindaco. La legge parla chiaro: c'è un'incompatibilità tra le due funzioni, ma oggi le due funzioni non ci sono. Il doppio incarico di cui si parla non c'è, dal momento che uno dei due incarichi è assolutamente virtuale".
Sulle indagini in corso a Salerno riguardano lui e il figlio, De Luca ha spiegato: "Queste faccende giudiziarie non solo non mi creano imbarazzo ma mi inorgogliscono". "Sono orgoglioso - ha affermato - di tutti gli atti amministrativi che ho posto in essere e li rifarei tutti,dal primo all'ultimo. Siamo in un Paese nel quale, per aprire un cantiere, per fare un'opera, per trasformare una città, devi intraprendere un percorso di guerra. Qui basta un esposto di un comitato o di un sottocomitato per farti iscrivere nel registro degli indagati. Dovrebbero darmi una medaglia al valore - ha concluso - altro che imbarazzo".