umberto marabese
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Nell’annuale classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore il capoluogo piemontese perde posizioni e scivola al 52° posto. Incide la crisi economica e il peggioramento dei servizi. Sull’ordine pubblico è vera emergenza, penultima città italiana.
A Torino si vive molto peggio di un anno fa e, soprattutto, è una città insicura, addirittura la più insicura d'Italia. Lo certifica l’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Il capoluogo piemontese scende dal 43° posto dello scorso anno al 52° della 24ma edizione, segnando con la crudezza dei numeri nei rispettivi parametri della ricerca quell’arretramento percepito in maniera forse empirica, ma non meno evidente, dalla stessa popolazione. Ma se sulla performance possono aver inciso la crisi economica e le politiche più austere del settore pubblico (segnalate dal calo dei servizi), è sul piano della sicurezza urbana che si rileva una vera e propria emergenza: con Pescara, infatti, Torino è al prenultimo gradino della speciale graduatoria sull’ordine pubblico (ultima per microcriminalità e rapine)........
Meglio di Torino fa solo Cuneo, al 22° posto, ma anche la Provincia Granda è in declino, perdendo in un anno sette posizioni. A metà classifica si piazzano il Verbanio-Cusio Ossola (56, ma quarta per il sistema ecourbano), Asti (57). Poco più indietro Vercelli (60, però terza per i consumi), Alessandria (61), Biella (62) e Novara (63). La città di San Gaudenzio è stata l’unica in questo ultimo anno a non aver perso terreno in Piemonte. La sua posizione, infatti, è identica a quella occupata nella precedente edizione. Perde 18 posti Verbania, ne perde 11 Asti, Biella -8, Alessandria ne perde una......
C'è ancora il Trentino Alto Adige in vetta alla classifica 2013. Prima la provincia di Trento e seconda Bolzano, che aveva conquistato la prima posizione nel 2012. Una supremazia ottenuta sulla base di 36 parametri, raggruppati in sei macro-aree (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente e salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero), fino alla compilazione di una classifica generale, che vede Bologna al terzo posto, Belluno in quarta e Siena in quinta posizione. Completano la top ten, dal sesto posto in poi, Ravenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano. Al capo opposto della classifica, con un 107/o e ultimo posto, ci sono Napoli e la sua provincia. Trento costruisce il suo primato soprattutto nell'area del business, dove supera tutte le altre 106 province italiane, ma si piazza nella top ten anche per gli aspetti demografici (quinta posizione) e per il tempo libero (dove è nona). Per quanto riguarda il fanalino di coda della classifica, Napoli e la sua provincia segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell'anno prima. Il territorio partenopeo registra i suoi peggiori risultati - sempre oltre la centesima piazza - sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari. E' tutto il Sud, comunque ad occupare la parte bassa della graduatoria. Una consuetudine che si ripete: quest'anno gli ultimi 20 gradini, sono occupati da province siciliane, pugliesi, calabresi e campane. Quanto alle maggiori aree metropolitane, si segnalano le prestazioni in ascesa di Milano e Roma (rispettivamente decima e ventesima), di Bologna (terza) e Firenze (settima) mentre Torino perde posizioni e scivola al 52/o posto. Tra le vittorie di tappa, relative alle singole sei macroaree, diverse conferme e alcune sorprese.
Questi i risultati nazionali:
TENORE DI VITA: Milano ancora prima nella tappa riferita al benessere, seguita come l'anno scorso da Trieste. In fondo alla classifica Messina.
AFFARI E LAVORO: Trento e Bolzano sono le province più avanti nella tappa del business grazie alla presenza di start up innovative e all'elevata occupazione femminile. Ultima è Reggio Calabria.
SERVIZI, AMBIENTE, SALUTE: Trieste brilla nell'area dei servizi grazie al più alto indice di dotazione infrastrutturale e ad una buona dotazione di asili nido e nella velocità della giustizia civile. All'estremo opposto c'è Crotone.
POPOLAZIONE: Piacenza si aggiudica nuovamente la tappa degli indicatori demografici, nella top ten con le colleghe emiliane Parma e Bologna. Ultimo finisce il Medio Campidano.
ORDINE PUBBLICO: Anche quest'anno il voto più alto nella graduatoria riferita alla sicurezza lo ottiene Oristano, grazie al minor tasso di microcriminalità in assoluto e ad una bassa incidenza di denunce di furti in casa, estorsioni e truffe. Pescara e Torino occupano le ultime 2 posizioni.
TEMPO LIBERO: Siena domina la graduatoria del tempo libero per la presenza di volontari, librerie e cinema. Diverse le realtà a vocazione turistica nella top ten, mentre la maglia nera va a Isernia.
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