sabato 25 maggio 2013
Funerali di don Gallo: tutti per il prete di strada, fischi al cardinal Banasco.
Nonostante la pioggia, tutta la città presente alla cerimonia funebre del prete degli ultimi. Le autoritàgli artisti, i suoi trans, la gente dei caruggi. Gli applausi all'uscita del feretro e i fischi al cardinale.
Un lungo applauso e le note di “Bella ciao” hanno salutato il feretro di don Andrea Gallo mentre lasciava la chiesa di San Benedetto al Porto, per essere trasferito alla Chiesa del Carmine, dove è prevista la cerimonia funebre celebrata dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, e da don Luigi Ciotti. La presenza del presidente della Cei, a qualcuno dei suoi ragazzi, non è andata proprio a genio: “Non gli piaceva da vivo, perché ora dovrebbe celebrarlo da morto?”. Al corteo funebre, aperto da alcuni dei preti che concelebreranno le esequie, sono presenti tra gli altri rappresentanti di gruppi no tav, alcuni sindaci della Val di Susa, il segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini, Dori Ghezzi, Alba Parietti, Shel Shapiro. Continuano ad arrivare pullman. Una associazione della Val Brembana, giunta in pullman, ha affisso fuori della chiesa questo striscione: “Ciao Gallo, siamo rimasti orfani, ma continueremo a camminare con te”. Via Baldi, la strada dell’università che collega la stazione di Piazza Principe al Carmine, trabocca di gente. Ci sono persone di ogni età, bambini e anziani. Tanti giovani. Il feretro è stato portato a spalla dai portuali: sopra alla bara, il borsalino di don Gallo e la sua sciarpa rossa. Dietro il cordone dei ragazzi della comunità di San Benedetto. Le bandiere dei No Tav (l’ultima battaglia che il prete genovese ha abbracciato), della Fiom, della pace, dell’Arci. Ma soprattutto dell’Anpi. “Ora e sempre Resistenza” recita uno striscione, si moltiplicano i canti partigiani, si alzano i pugni chiusi. Piange anche il cielo di Genova, piove con insistenza fino a un’oretta prima dell’ultimo viaggio dalla comunità di “Sanbe” al Carmine.
La diretta di Primocanale
Ho perso un punto cardinale, ha detto Dori Ghezzi. La compagna di Fabrizio De André e amica da sempre del prete genovese ha ricordato il sacerdote arrivando da sola alla camera ardente della comunità di San Benedetto al Porto per i funerali: “Temo che ora dovrò tornare a navigare a vista” ha aggiunto. Poi Moni Ovadia, cui spetterà l’orazione funebre: “Io sono ebreo e agnostico – ha commentato – ma sono convinto che don Gallo risorgerà. Ho attraversato a braccetto con lui una buona parte della mia vita e posso dire lui incarnava il vero spirito dell’accoglienza”.
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