sabato 1 settembre 2018

Il Ministro Borghi..."Tria, ma di che parli?"... Il leghista non digerisce le parole di Tria su "impegni Ue da rispettare"

Il candidato della Lega Claudio Borghi durante una conferenza stampa, Roma, 23 gennaio 2018.  ANSA / ETTORE FERRARI

Che la tensione nel governo e nella maggioranza sui temi economici sia alta, lo conferma il botta a risposta a distanza tra il ministro dell'Economia Tria e il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi. Al centro della polemica le parole "su impegni europei da rispettare" del ministro che da Shangai prova a rassicurare dopo l'allarme lanciato da Fitch -outlook passato da stabile a negativo - e lo spread che resta alto.
Ma di che parli?, è in soldoni la risposta di Borghi. "Non mi risulta ci siano impegni nuovi dell'Italia rispetto all'Ue, tranne quelli che devono essere contrattati", replica il leghista che ricorda come a partire proprio dal vertice del partito di Salvini di martedì tutta la materia sarà oggetto di ridiscussione.
L'ennesimo contrasto sui nostri rapporti con l'Europa, arriva dopo che solo venerdì il commissario agli Affari economici Moscovici, in un'intervista al Sole 24ore, aveva chiesto "sforzi strutturali" sui conti del 2019 e tessuto le lodi proprio dell'"interlocutore serio e ragionevole" Tria. Quest'ultimo non ha mancato di ringraziare le "parole gentili" del commissario. Un rapporto all'apparenza sin troppo armonioso che non può che destare sospetti tra i leghisti e i 5 stelle sul piede di guerra su temi come il rispetto del 3% deficit/pil in vista della manovra...

A poco dunque sono valse le dichiarazioni 'governiste' di Tria, che si è detto sicuro che presto le cose cambieranno: "Credo che tra poco non ci sarà più il problema di convincere su azioni future, perché presto ci saranno le azioni", sostiene il ministro dell'Economia. "Io vedo in questo mantenimento del rating, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody's, che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo".
Il ministro, incontrando i media italiani nell'ultima tappa della visita istituzionale in Cina, ha provato a rassicurare sull'operato dell'esecutivo: "Adesso che le azioni nelle prossime settimane si tradurranno in documenti ufficiali del governo, io penso che questi giudizi verranno corretti e verranno corretti in senso positivo, poiché di fatto sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto, ma si basano su attribuzioni di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo". Con questo, ha continuato Tria, "non voglio esprimere nessuna critica alle agenzie di rating che correttamente hanno sospeso il loro giudizio in attesa di vedere i fatti".
Il titolare del Mef ha poi espresso commenti negativi su alcuni "titoli sui giornali" il cui allarmismo, a suo dire, "distrae" i mercati internazionali che "pensano che in Italia ci sia la finanza allegra". Come ricordato nelle "non tante interviste rilasciate, sono venti anni che l'Italia ha un surplus primario ed è un caso unico in Europa. Abbiamo un debito che viene da lontano: non c'è finanza allegra". E ancora: "L'Italia ha partecipato agli aiuti ad altri Paesi europei che si sono trovati in difficoltà, ma non ha mai ricevuto o richiesto un solo euro a sostegno delle proprie finanze".

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