PS: <<Militanti raccattati all'ultima ora fanno la fila con il foglietto
del capataz e i 15 euro della tessera elargiti dal "palo" all'esterno
del circolo. La denuncia di Esposito. E vengono arruolati parenti di
ogni grado, dalle mamme alle mogli. Morri a un passo dalla vittoria>>....la"democrazia"avanza sempre più!
umberto marabese
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Pagati
per votare al congresso. Tesserati a piè di lista nel Pd torinese:
militanti raccattati all'ultima ora, con tanto di istruzioni scritte in
mano, disciplinatamente in coda per raggiungere l'urna nella quale
depositare le schede con le indicazioni ricevute dal capataz, con in
mano i 15 euro, appena consegnati dal palo di guardia all'esterno del
circolo. Ecco il lato indicibile delle assise democatiche. A svelarlo è
il senatore Stefano Esposito, testimone oculare del mercimonio politico. Ecco cosa riferisce su Facebook: «Questa
mattina mi sono recato al mio circolo S. Rita, per fare il mio dovere
di iscritto. Arrivo alle 10, mi metto disciplinatamente in coda insieme a
tanti anziani. I 20 minuti di coda sono stati davvero istruttivi; dopo
un po' due simpatiche signore mi chiedono se ero stato mandato li dal
presidente..., io rispondo di no e allora mi chiedono se so chi sono i candidati
che porta il Presidente, ovviamente rispondo alle signore dando loro i
due nomi, segretario di circolo e segretario provinciale. Dopo poco due
signori, in coda per fare la tessera alla richiesta dei 15 euro
necessari per l'iscrizioni sbottano: "ma come devo anche pagare?",
escono dal circolo e io incuriosito li seguo e vedo che girato l'angolo
di Via Giacomo Dina, un signore, credo iscritto al circolo, gli dà i 15
euro e loro rientrano, rimettendosi in coda per iscriversi al Pd. Solo
nelle giornata di oggi i nuovi iscritti al Circolo sono stati 111!!. In
27 anni di militanza politica non avevo mai assistito a niente di
paragonabile,.......
ho sentito tante volte storie di congressi di altri
partiti (Dc-Psi) dove queste cose capitavano. Anch'io, come Fassino,
voglio vincere ma non sono certo che il Pd possa vincere con il palo
fuori dai circoli che dà i soldi a coloro che si iscrivono al partito.
Spero di non essere etichettato come nostalgico, ma anche succedesse
meglio nostalgico che innovatore con le peggiori pratiche socialiste
degli anni 80, che peraltro hanno portato alla dissoluzione quel partito»........
Ma
non sono state mobilitate solo truppe cammellate per vincere il
congresso, candidati e capataz si sono rivolti prima di tutto a chi è
sempre pronta a sostenere ogni impresa del proprio pargolo: la mamma. E
così viene fuori che l’anziana donna al centro del ricorso di Matteo Franceschini Beghini nel circolo della Circoscrizione VI altri non è che la madre di uno dei suoi competitor, quel Fabrizio Morri
che un anno fa lo ha pure sposato. Al centro del giallo una questione
tecnica: l’anziana signora – va detto militante storica del partito -
non era ancora iscritta al momento in cui la lista per il provinciale in
cui lei compariva era stata presentata. Ma a quanto pare tra le
iscritte “eccellenti” del partito figura altro parentame dei maggiorenti
del partito: ad esempio, nella sezione di Mirafiori Nord entra nel
direttivo lady Lubatti, la moglie dell’assessore al Comune di Torino Claudio Lubatti:
residente, come l'illustre congiunto, nel Pinerolese. Non sono mancate
neanche oggi le polemiche, soprattutto in quei circoli in cui la posta
in palio era più alta: come a Borgo Vittoria, dove i delegati da
assegnare erano ben 15 e la compagine capitanata da Morri ha stravinto
strappando una delle storiche roccaforti della sinistra, soprattutto
quella che faceva riferimento al consigliere regionale Roberto Placido e al presidente della Commissione Cultura di Palazzo Civico Luca Cassiani.
Alla
fine dei 174 delegati finora assegnati 97 escono dalle liste di Morri,
44 fanno riferimento alla candidatura del cuperliano Aldo Corgiat, 17 all’outsider Franceschini Beghini e 16 al segretario uscente Alessandro Altamura. Insomma, il candidato di Piero Fassino
– sostenuto anche dalle altre anime renziane – è a un passo dalla
vittoria. Stravince a Torino, non sfonda nell’hinterland dove anzi è
costretto a battere in ritirata in alcuni importanti centri come
Moncalieri, Rivoli e Settimo Torinese. Nello specifico a Santa Rita
vince la “stariana” Luisa Bernardini, a San Paolo-Cit Turin prevale la “galliana” Francesca Troise, nel circolo della Circoscrizione IV la “garigliana” Valentina Caputo, a Madonna di Campagna il “lausiano” Simone Bertin, a Barriera di Milano il “bragantiniano” Vincenzo Iatì, a Vanchiglia un altro “lausiano” Ernesto Ausilio, mentre a San Salvario vince il "beghiniano" Marco Quattrocchi,
a Mirafiori Nord prevale la “lubattiana” Galanti. Corgiat meglio
nell’hinterland: dopo aver conquistato Moncalieri, Beinasco e Rivoli,
stravince anche nella sua Settimo Torinese, dove riesce a imporre il
segretario Daniele Volpatto, anche se è costretto a
cedere uno dei sette delegati, mentre pareggia a Collegno, città rossa
per eccellenza in cui il segretario resta Antonio Garruto.
Nel prossimo week end si saprà se – come pare molto probabile – Morri
riuscirà a ottenere il 50 per cento più uno dei delegati senza bisogno
del voto dell’assemblea o se sarà costretto a passare dal parlamentino
del Pd.
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/pd-pagati-per-votare-al-congresso-13196.html
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