PS: Sono arrivate questa mattina le lettere indirizzate ai 900
lavoratori dello stabilimento di Grugliasco. Dal 4 gennaio saranno a
casa, senza lavoro né cassa. Sindacati alla Regione: "Se c'è un piano ce
lo comunichi". Martedì presidio in piazza Castello.Lancio, come gia fatto molte volte da questo blog, il mio guanto di sfida, sopratutto ai"sindacati": accetto scomesse..."che al posto delle macerie della Pininfarina nasceranno comr funghi alti ed enormi caseggiati?
umberto marabese
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Le lettere di licenziamento sono arrivate a destinazione in mattinata: mittente il curatore fallimentare Enrico Stasi. E’ stato il triste risveglio dei 900 lavoratori De Tomaso di Grugliasco,
che - salvo colpi di scena dell’ultimo momento - dal prossimo 4 gennaio
si ritroveranno a casa senza lavoro né cassa integrazione. A luglio l’ultima proroga alla cassa per fallimento: 6 mesi, dopodiché lo Stato non verserà più un quattrino.
Nei mesi scorsi si sono accavallate voci di possibili acquirenti,
secondo alcuni manifestazioni di interesse provenienti dall’estero: le
trattative sono state condotte direttamente da via Magenta, sede
dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, proprietaria, attraverso Finpiemonte Partecipazioni,
dei capannoni dell’ex Pininfarina di Grugliasco e del marchio...... Insomma,
una notizia «in parte prevista» come spiega il segretario piemontese
della Fiom Cgil Vittorio De Martino,
ma che dà il via a un countdown che tiene col fiato sospeso i dipendenti
rimasti senza lavoro dopo il fallimento del 2012 e l'arresto per truffa
del patron Mario Rossignolo, del figlio Gian Luca e dei vertici della società. «Abbiamo già inoltrato tre richieste di incontro all’assessore Claudia Porchietto
per capire lo stato dell’arte, se ci sono ancora speranze, ma per il
momento non abbiamo ottenuto risposta» prosegue De Martino che annuncia
un presidio davanti alla sede della Regione, in piazza Castello, martedì
15 a partire dalle 10. «Ci era stato raccontato che l'acquisizione del
marchio da parte della Regione fosse il primo passo verso un accordo con
aziende straniere che avrebbero dovuto investire a Gruglasco rilevando
almeno una quota parte dei nostri lavoratori. Ora chiediamo che quegli
annunci che ebbero tanto successo dal punto di vista mediatico vengano
tradotti in pratica».
L’unica notizia positiva per istituzioni e lavoratori è arrivata nei
giorni scorsi, quando il Parlamento Europeo ha approvato lo stanziamento
di 2,6 milioni di euro per i dipendenti della ex De Tomaso nell’ambito
del Fondo di adeguamento alla globalizzazione: quattrini da utilizzare
per aiutare i lavoratori a trovare una nuova collocazione nel mondo del
lavoro, in particolare attraverso corsi di formazione.
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