Avrebbe esercitato pressioni sull'Arpa per
"far fuori" il dg dell'agenzia stessa per la protezione dell'ambiente
perché "sgradito" all'azienda
- C'è anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola, tra le 53 persone indagate dalla procura di Taranto nell'ambito dell'inchiesta che nel luglio 2012 ha portato al sequestro di parte dello stabilimento Ilva. Vendola è accusato di concussione, in seguito a presunte pressioni sull'Arpa per "far fuori" il dg dell'Agenzia pugliese per la protezione dell'ambiente, Giorgio Assennato, in quanto figura "sgradita" all'azienda.
Il provvedimento riguarda dirigenti, funzionari e politici ed è stato firmato dal procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano. Quest'ultimo è titolare di due fascicoli d'inchiesta relativi ad incidenti mortali verificatisi all'Ilva di Taranto, fascicoli che sono stati inglobati nell'inchiesta-madre ora chiusa.
I reati contestati agli indagati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale all'avvelenamento di sostanze alimentari, all'emissione di sostanze inquinanti con violazione delle normative a tutela dell'ambiente.
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