Maurizio Blondet 20 Novembre 2023
La democrazia in Europa era già una impostura, perché i governi eletti dai cittadini non potevano attuare se non ciò che è permesso dal Vincolo Esterno Collettivo, non votato da nessuno, dalla BCE alla Nato, dall’Agenda 2030 all’OMS ad altri entità nemmeno identificabili dai cittadini, FMI, BancaMondiale, WEF… Ora la Von Der Leyen prone fine anche alla rituale finzione, accentrando a sé tutti i poteri, se è vero ciò che spiega questo articolo.
A cura di Marina Lanza
Mentre qui i media ci intrattengono sui disastri commessi dal Patriarcato …, la baronessa Ursula Von der Leyen, a capo della Commissione UE (foto sopra, dal web), ha presentato un Rapporto sulla modifica dei Trattati Istitutivi della Commissione Europea (link in calce alla pagina).
Tale rapporto è stato approvato il 25 ottobre scorso.
Il quel trattato, ci sono scritte alcune radicali modifiche al Regolamento della Comunità Europea, sono importantissime, ma se ne parla poco.
Cosa è successo e cosa significa, messo in 8 punti;
1. La Commissione Europea ha redatto un rapporto che cambia profondamente il Trattato dell’Unione Europea. L’europarlamentare polacco Jacek Saryusz-Wolski, denuncia chiaramente che tale rapporto è un colpo di stato (video del suo intervento e intervista, in calce alla pagina) dato che:
– La Commissione UE accentrerà a sé tutto il potere esecutivo, tanto da cambiare nome in Esecutivo Europeo e gli Stati membri avranno perso la loro sovranità.
– Tramite le clausole passerella, il Presidente della Commissione UE, con la Commissione UE, assieme al Consiglio UE (con i membri delle massime cariche dell’esecutivo degli Stati membri, già ben “indirizzati” – ricordate gli avvertimenti della Von der Leyen alla neo-eletta Meloni?) non solo saranno i soli a poter legiferare, ma avranno anche degli ambiti (salute, ambiente, clima…) per agire direttamente sugli Stati membri a livello sovranazionale.
2. Ad approvare tali modifiche, NON è stato il Parlamento UE (ovvero dai rappresentanti eletti degli Stati membri a Bruxelles).
3. Ad approvare questo trattato, il 25 ottobre, è stata la Commissione Affari Costituzionali (AFCO), un’entità permanente, composta da 28 membri nominati… non si capisce bene come e da chi ma, di certo, con il bene placito della Commissione Europea – es. a rappresentare l’Italia c’è Antonio Pisapia (PD), che non ha nulla a che fare con il governo in carica. Insomma, s’è giocato in casa.
4. Non esiste una Costituzione Europea, quindi è perlomeno curioso che esista una Commissione, con tali responsabilità, che la riguardi.
5. Con questa approvazione, sarà anche istituito un esercito transnazionale che risponderà direttamente ed esclusivamente alla Commissione Europea o Esecutivo Europeo.
6. Quindi, attenzione. Il 22 novembre ci sarà la votazione in plenaria per avviare formalmente la trasformazione dello Statuto Europeo. Da quel momento, la Commissione Europea, che governa l’UE, entrerà in interdipendenza con una commissione giuridica apicale permanente e si avvarrà di un esercito a sua esclusiva disposizione: in alte parole, è diventata a tutti gli effetti un organismo che raduna in sé il potere legislativo (in quanto a capo di un governo), quello giuridico (in quanto determinante nella nomina dei membri della Commissione del più alto grado di giudizio) e quello esecutivo/militare.
7. “La separazione dei tre poteri è uno dei principi giuridici fondamentali dello Stato di Diritto della Democrazia, ed è atta a garantire il rispetto della legalità e ad abbattere eventuali distorsioni democratiche dovute ad abusi di potere e fenomeni di corruzione”. (Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu).
Quindi, l’acccentramento di questi tre poteri in mano alla Commissione UE, porterebbe l’Europa all’essere in balia, a tutti gli effetti, di un entità oligarchico-totalitaria, armata di un suo esercito.
Condizione asseverata anche dal fatto che la Commissione UE non può essere delegittimata o fatta cadere dal Parlamento Europeo (le vicende Von der Leyen-Pfizer sono lampanti).
8. Interessante anche considerare che, alla luce dell’ultimo rapporto, la Commissione UE, avendo un esercito che risponde direttamente ed esclusivamente a lei, potrebbe perfino entrare in azione a nome di tutta l’Europa (senza possibilità d’appello da parte del Parlamento UE o della neo-introdotta “partecipazione diretta”, in quanto consuntiva) contro chiunque lei decida, esterno o interno ai propri confini, in qualsiasi momento, anche – si cita dal Trattato – “in altri settori cruciali, come il mercato unico, sanità, industria, giustizia”.
In altre parole, si sta verificando un copia-incolla di un certo scenario che andò in voga circa un secolo fa.
Il nostro storico Paolo Ceccato lo ha subito intercettato.
Ed ecco una sua osservazione.
Qui sopra, L’estratto del trattato presentato dalla Commissione Europea e approvato il 25 ottobre scorso.
L’intero documento nel link in calce a questa pagina.
Click su questo link, per leggere del Rapporto sulla modifica dei Trattati, approvato dalla Commissione Europea lo scorso 25 ottobre.
Fonte: Corriere della Sera.
Border Nights. Qui, l’intervento del eurodeputato polacco Jacek Saryusz-Wolski, al Parlamento Europeo.
Parla chiaramente un colpo di stato che sta per essere ignorato dai media principali, che accentrerà tutto il potere al nuovo Esecutivo Europeo per creare un Super-Stato Europeo, esautorando completamente gli Stati Membri di ogni sovranità.
Press-Kit. Intervista all’europarlamentare Jacek Saryusz-Wolski.
Il 22 novembre ci sarà il voto in plenaria, per avviare formalmente la trasformazione dello statuto esistente.
E adesso si spiega pure quella modifica apportata a ben 4 articoli della Costituzione da Cingolani in quel modo decisamente poco ortodosso. “Svolta epocale” dichiarò il Ministro della Transizione Ecologica. Infatti.
Insomma, quello che stenta di fare l’OMS con la sua bozza, sta entrando dalla finestra con un trattato portato dalla Von Der Leyen.
Ma tutti zitti e buoni.
Ursula twitta:
Grazie @NATO SG @jensstoltenberg
per il buon scambio sulla cooperazione UE-NATO. Forniamo un sostegno vitale all’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa. Stiamo lavorando per aumentare la produzione di munizioni nell’UE e per la resilienza delle nostre infrastrutture critiche.
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