Era chiamato oggi il Parlamento europeo ad esprimersi su proposta di riforma dei trattati europei, che prevedeva una serie di modifiche già trattate su Byoblu. Tra i punti più controversi, in particolare gli eurodeputati dovevano dare il loro assenso al superamento del principio dell’unanimità in sede di Consiglio europeo, per le decisioni che riguardavano situazioni di emergenza e l’imposizione di sanzioni.
Un principio con cui Francia e Germania avrebbero voluto mettere all’angolo Polonia e Ungheria, che spesso avevano fatto ricorso al diritto di veto in questa sede. Nonostante la commissione affari costituzionali avesse dato il suo via libera, il Parlamento non ha invece espresso parere favorevole all’emendamento che chiedeva testualmente la “modifica del meccanismo di voto in seno al Consiglio”.
L’emendamento è stato infatti bocciato da 301 europarlamentari contro 282 favorevoli. Da questa votazione risulta del tutto spaccata la cosiddetta maggioranza Ursula che racchiude il Partito Popolare europeo e i socialisti, in particolare i primi hanno votato contro l’emendamento, allineandosi così sulle posizioni del gruppo Identità e Democrazia e dei Conservatori e Riformisti.
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