lunedì 1 ottobre 2018

Marco Travaglio - “Ma mi faccia il piacere”, del 1 ottobre 2018


(pressreader.com) Marco Travaglio
Abolix. “Con la pensione di cittadinanza e il reddito di cittadinanza che introdurremo in questa legge di bilancio avremo abolito la povertà” (Luigi Di Maio, M5S, ministro del Lavoro e Sviluppo, Porta a Porta, Rai1, 25.9).                                                           Per l’abolizione delle cazzate, ci stiamo lavorando.
Corpo a corpo. “Senatore Renzi, un giudizio sulla manovra”, “Qualcuno paragona il Di Maio sul balconcino a Maduro”, “Si aspettava che Tria facesse maggior resistenza?”, “Salvini è pronto allo scontro con l’Europa”, “Di Maio dice che la povertà è stata abolita”, “I 5 Stelle hanno criticato l’elezione di Ermini”, “Nel frattempo è stato eletto anche Foa”, “Lega e M5S vanno alle Europee forti di questa manovra, e il Pd che fa?”, “Dica la verità: si candiderà lei contro Zingaretti?”, “Quindi non avete un candidato” (le “domande” di Maria Teresa Meli che “intervista” Matteo Renzi, Corriere della Sera, 29.9).                                                                             Risposta: non faccia così, signora.
La parte giusta. “Foa è il primo presidente di parte della Rai. Io, quando ero premier, parlando con le opposizioni, anche con Berlusconi, proposi Vespa come presidente Rai” (Matteo Renzi, senatore Pd, Porta a Porta, Ra1, 20.9).                                              E se ne vanta pure....

La Repubblica Enigmistica. “Lavoro, su Jobs Act e Cig si ritorna al passato. La sentenza, no all’indennità fissa. La riforma voluta da Renzi perde un altro pezzo. Saranno i tribunali con discrezionalità a stabilire l’entità del risarcimento ai lavoratori” (Repubblica, 27.9). La notizia è che la Consulta ha cancellato un pezzo del Jobs Act del governo Renzi perchè incostituzionale. Purtroppo, nella titolazione di Repubblica, le parole “Consulta” e “incostituzionale” non compaiono. Così i lettori pensano che le leggi di Renzi perdano i pezzi da sole, passeggiando per strada.                                                                                                                                                           Ma è un quotidiano o La Settimana Enigmistica?
La Prova dell’Oste. “Salvini vuole la botte piena e la moglie ubriaca” (Antonio Tajani, vicepresidente FI, 22.9).                                                                                                     Non è che ce l’ha con la Isoardi?
Mi telefoni o no. “Toninelli non mi risponde da 113 giorni e tiene fermi i finanziamenti (di Terzo Valico e Tav, ndr)“ (Sergio Chiamparino, governatore Pd del Piemonte, La Stampa, 27.9).                                                                                                                      Per una volta la scarsa stima che nutriamo per Toninelli si trasforma non in ammirazione, ma in idolatria.
Ponti e punti. “Conte non sa nemmeno scrivere i numeri. La Ragioneria smaschera il premier: ‘Nel decreto per Genova nessuna indicazione degli oneri e delle coperture’” (Libero, 26.9). “Incapaci di tutto. Nel decreto su Ponte Morandi spazi bianchi invece delle cifre” (il Giornale, 26.9). “Promesse senza portafoglio” (Alberto Mingardi, Stampa, 26.9). “Ponte senza fondi, caos decreto. Genova, stop della Ragioneria: cifre in bianco” (Messaggero, 26.9). “Le bozze del decreto sul ponte di Genova hanno suscitato una ingiustificata ironia tra i maniaci della finanza per la mancata indicazione delle voci di spesa, sostituite dai puntini di sospensione. Ma figuriamoci se un testo scritto da personalità del calibro di Toninelli avrebbe potuto sottovalutare un aspetto così importante” (Massimo Gramellini, Corriere della sera, 27.9). Qualcuno prima o poi spiegherà a queste personalità che Toninelli è quello che è, ma gran parte dei decreti arrivano da sempre alla Ragioneria con i puntini al posto delle cifre, perchè spetta alla Ragioneria riempirli, anziché diffondere le bozze ai giornali nella speranza di trovare delle personalità che non lo sanno.
Riflessi pronti. “L’allarme di Lattanzi, presidente della Consulta: ‘Soffiano venti contro la Costituzione’” (Il Dubbio, 27.9).                                                                 Sveglia, giovanotto, il referendum costituzionale era due anni fa.
Il Migliore. “Gennaro Migliore (Pd) chiede alle presidenze di assicurare che alle sedute delle Commissioni i rappresentanti del Governo non siano accompagnati da collaboratori o assistenti tecnici… Il sottosegretario Vincenzo Zoccano ritiene sia un onere ed un onore – come persona non vedente – svolgere il suo ruolo di Sottosegretario, facendo notare che per partecipare alle sedute ha la necessità di essere accompagnato da un collaboratore. Invita dunque il collega ad informarsi meglio e ad avere maggiore rispetto” (resoconto della Camera dei Deputati, 25.9). Zoccano non vede.                                                                                                               Ma Migliore è più sfortunato di lui: non capisce.
Il pacifista. “Pace fiscale, soglia di un milione per aiutare gli evasori buoni” (Massimo Bitonci, Lega Nord, sottosegretario all’Economia, Repubblica, 24.9).                              A evadere meglio o a farla franca?
Il titolo della settimana. “Il piccolo Tria, argine al deficit” (Massimo Giannini, Repubblica, 20.9). 
Uahahahahah.

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