Pd “chiuso” per ferie... o crak finanziario...!
(di Massimo Falcioni – affaritaliani.it) – Non si sa più se ridere o piangere con il Pd e Leu, i due principali partiti “fratelli-coltelli” della sinistra che in piena estate fanno notizia non per l’opposizione al nuovo governo gialloverde ma per la bega da pollaio dei parlamentari morosi, in particolare per l’ex presidente del Senato Pietro Grasso condannato con decreto ingiuntivo a pagare al suo ex partito 83.250 euro per quote mai versate. Una vicenda paradossale quanto squallida, sul piano politico e personale. Così volano gli ultimi stracci in una rissa da bettola che vieppiù dimostra la levatura dei personaggi e dei rispettivi partiti. Dove sono quei compagni di base una volta dediti al tesseramento e alla diffusione casa per casa de l’Unità, volontari nelle feste di partito quando, oltre a impegnarsi gratis, erano fieri di pagare di tasca propria il piatto di tortellini consumato a fine giornata? La querelle Pd-Grasso&C ripropone una costante dei partiti di sinistra e dei loro dirigenti: la denuncia. Ieri come oggi “questi” denunciano sempre, puntano il dito per accusare gli altri dall’alto della loro arroganza e di una superiorità morale e politica sempre smentite dai fatti. Vogliono cambiare tutto e tutti tranne se stessi esigendo sempre e comunque la virtù, ma degli altri...
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Ultimo regalo di Gentiloni: aumento agli ambasciatori.
L’accordo. Da 2.000 a 9.500 euro in più all’anno per tutti i 958 diplomatici. E i bonus di risultato ora vengono pagati in anticipo. Allo Stato costerà 5 milioni (di Marco Franchi – il Fatto Quotidiano 22.07.2018) – Ci sono cose che non cambiano e questa è una di quelle. Dal prossimo 26 luglio, … Continua a leggere
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