VI° Puntata de "L'Opposizione Americana",
rubrica di Webster Tarpley dedicata alle elezioni USA2016. Il ciclone
Trump farà esplodere il partito repubblicano. Si riapre il sistema.
Sesta puntata de "L'Opposizione Americana", la rubrica di Webster Tarpley dedicata alle elezioni USA 2016.
Mentre i grandi media si stanno concentrando sull'immobiliarista trombone Donald Trump, trascurano un'enorme novità storica: la crisi definitiva del Partito Repubblicano,
dilaniato fra il tradizionale vertice di plutocrati guerrafondai che
hanno imposto la globalizzazione e il neoliberismo e una base
piccolo-borghese impoverita, impaurita e reazionaria.
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http://www.pandoratv.it/?p=6562
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Nota di Megachip:
Subito dopo
la pubblicazione del video-editoriale di Tarpley, è successa una
reazione curiosa fra i commentatori della pagina su YouTube e anche
sulla pagina di PandoraTV. Molti di quelli che hanno commentato -
evidentemente non conoscendo nulla della sua storia e del suo background
- hanno ritenuto di capire che la soddisfazione di Webster Tarpley per
la grave e inedita crisi del Partito Repubblicano fosse un suo "endorsement" oggettivo
in favore di Hillary Clinton...... Non sapendo con quanta durezza Tarpley si
esprime da molti anni contro le scelte politiche Hillary Clinton,
parecchi commentatori interpretano erroneamente le critiche demolitorie
rivolte a Trump come un "tirare la volata" alla Clinton. Sarebbe
sufficiente vedere anche solo le precedenti puntate della rubrica di
Tarpley su Pandora TV per capire che non è affatto così.
Possiamo
invece dire che Tarpley ha speso tutte le sue energie, l'anno scorso,
per denunciare le sporche manovre dell'asse che unisce i neoconservatori
con l'ex direttore della CIA Petraeus e con certi settori
dell'amministrazione USA protetti da Hillary Clinton. Basta cercare in
rete per scoprire decine di suoi articoli e prese di posizione
coraggiose.
Tarpley qui
fa un altro specifico discorso, che può essere discutibile, ma che da
cittadino americano lo appassiona: stiamo assistendo a una crisi storica del Partito Repubblicano, e non è detto che essa debba tradursi con il trionfo dei Clinton: sarebbe un cambiamento radicale del sistema politico
che potrebbe riaprire la dialettica dei partiti in USA, in forme mai
viste prima, con effetti in grado di ricadere non solo sul Grand Old
Party.
Notiamo
un'altra illusione di molti commenti, ossia un presunto ruolo
"anti-establishment" di Trump. Basti pensare che l'uomo a cui Trump ha
affidato la gestione di tutta la strategia della sua campagna
presidenziale si chiama Corey R. Lewandowski, a lungo lobbysta per conto
dei fratelli miliardari Koch, finanziatori dei movimenti
ultrareazionari dei Tea Party e delle più spericolate cause sioniste. Il
vice di Lewandowski, Michael Glassner, è stato un esponente di rilievo
dell'AIPAC, la più potente lobby filoisraeliana statunitense,
strettamente legata al complesso militare-industriale. E lo stesso Trump
deve le sue fortune a molti favori accordatigli dalle grandi banche di
Wall Street.
Riteniamo
che la corrispondenza di Webster Tarpley stia offrendo in presa diretta
una visione originalissima della campagna elettorale USA 2016, e andrà
vista in tutti i suoi sviluppi.
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125449&typeb=0&il-crollo-del-partito-reazionario-americano
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