Come si fa a giustificare la guerra se non c'è un nemico che ci minaccia? Semplice, basta inventarlo o fabbricarlo. Ce lo insegna il generale Breedlove.
di Manlio Dinucci. ------------------------------------------ Guarda ed ascolta il video: pandoratv.it.
https://youtu.be/3NjJdTh-vYc ------------------------------------------
Come si fa a
giustificare la guerra se non c'è un nemico che ci minaccia? Semplice,
basta inventarlo o fabbricarlo. Ce lo insegna il generale Philip
Breedlove, il capo del Comando europeo degli Stati uniti che sta per
passare a un altro generale Usa il bastone di Comandante supremo alleato
in Europa.
Nella sua ultima
audizione al Pentagono, avverte che «ad Est l'Europa ha di fronte una
Russia risorgente e aggressiva, la quale pone una minaccia esistenziale a
lungo termine».
Capovolge in tal modo la
realtà: la nuova guerra fredda in Europa, contraria agli interessi
della Russia, è stata provocata col putsch di EuroMaidan dalla strategia
Usa/Nato, che continua ad alimentare le tensioni per giustificare il
crescente spiegamento di forze nell'Europa orientale. In Ucraina, è
stato costituito un Comando congiunto multinazionale per l'addestramento
«fino al 2020» delle forze armate e dei battaglioni neonazisti della
Guardia nazionale, di cui si occupano centinaia di istruttori della 173a
Divisione Usa trasferiti da Vicenza, affiancati da britannici e
canadesi.
Il Comando europeo degli
Stati uniti, sottolinea Breedlove, lavora con gli alleati per
«contrastare la Russia e prepararsi al conflitto se necessario».....
A Sud, avverte il
Comandante supremo alleato in Europa, «l'Europa ha di fronte la sfida
della migrazione di massa provocata dal crollo e dalla instabilità di
interi Stati, e dell'Isis che si diffonde come un cancro minacciando le
nazioni europee». Sostiene quindi che «l'intervento della Russia in
Siria ha complicato il problema, poiché ha fatto poco per contrastare
l'Isis e molto per sostenere il regime di Assad».
Capovolge di nuovo la
realtà: sono stati Usa e Nato a provocare con la guerra il crollo dello
Stato libico e l'instabilità di quello siriano, e la conseguente
migrazione di massa, favorendo la formazione dell'Isis funzionale alla
loro strategia, che hanno finto di combattere, mentre l'intervento russo
in Siria a sostegno delle forze governative ha duramente colpito l'Isis
facendolo arretrare. Ora che la Russia, conseguito il primo obiettivo,
ridimensiona il suo impegno in Siria, la Nato sotto comando Usa estende
la sua presenza militare in Medio Oriente.
Il 29 febbraio, il
segretario generale della Nato Stoltenberg ha firmato col Kuwait un
accordo che permette di creare il primo scalo aeroportuale della
Alleanza atlantica nel Golfo, sia per la guerra in Afghanistan, sia per
«la cooperazione della Nato col Kuwait e altri partner», soprattutto
l'Arabia Saudita sostenuta dal Pentagono nella guerra che fa strage di
civili nello Yemen.
Il 2 marzo, ad Abu
Dhabi, Stolternberg ha rafforzato la «cooperazione con gli Emirati Arabi
Uniti per affrontare le comuni sfide alla sicurezza». Il 17 marzo, ha
ricevuto a Bruxelles re Abdullah II, per rafforzare la «partnership»
della Nato con la Giordania».
Il 18 marzo, ha ricevuto
Al Zayani, segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo
(Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar), per
«approfondire la cooperazione tra le due organizzazioni».
In Africa - mentre si
prepara l'operazione che, con la motivazione di liberarle dall'Isis,
mira a occupare le zone della Libia economicamente e strategicamente più
importanti - è in corso dal Senegal al Golfo di Guinea l'esercitazione
Obangame/Saharan Express, cui partecipano in funzione «antiterrorismo e
antipirateria», forze navali di Usa, Europa, Africa e anche Brasile.
Diretta dal quartier generale di Napoli delle U.S. Naval Forces
Europe-Africa, la cui missione è «promuovere gli interessi nazionali
Usa, la sicurezza e stabilità in Europa e Africa».
Fonti:
http://www.pandoratv.it/?p=6877.
http://ilmanifesto.info/chi-ci-minaccia-veramente/.
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125574&typeb=0&chi-ci-minaccia-veramente-
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