mercoledì 17 febbraio 2016

Unioni civili, il Pd ora vuole il rinvio. Live .Renzi: tradimento M5S. Il caso adozioni

 Guarda ed ascolta il Video della diretta:_
 http://video.corriere.it/unioni-civili-dibattito-senato/32c89d82-d4bf-11e5-8855-fe9a1275bf2e
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A Palazzo Madama aperto lo scontro. Zanda, Pd, ha chiesto al presidente del Senatodi convocare i capigruppo in vista di una sospensione del dibattito sul ddl.

di Alessandra Arachi

Laura Bottici inveisce contro Alessandra Bencini (Lapresse)
 
 Laura Bottici inveisce contro Alessandra Bencini (Lapresse)

La richiesta di rinvio
Il Pd chiederà il rinvio di una settimana delle votazioni sul ddl unioni civili in Senato. Lo ha spiegato il presidente della commissione Cultura Andrea Marcucci. Se la proposta passasse alla conferenza dei capigruppo si tornerebbe a votare martedì 23 febbraio. Deve essere però verificata la compatibilità con il calendario dell’aula, visto che il dl milleproroghe scade il 28 febbraio. Per giustificare al richiesta Marcucci ha spiegato: «C’è stato un cambio di volontà politica. È necessario a questo punto verificare le condizioni generali ed è per questo che serve una settimana». Il «cambio di volontà politica» a cui si riferisce Marcucci è quello dei Cinque Stelle: «Certo col senno di poi è stato un errore fidarsi dei Cinque Stelle e della loro buona fede. Su questo non c’è dubbio e facciamo autocritica», ha aggiunto....

La protesta della minoranza dem
Quanto al prosieguo dell’iter parlamentare sulle unioni civili, Marcucci ha specificato: «Non ho la percezione che il testo torni in commissione o si vada verso lo stralcio delle stepchild adoption», ma ha ammesso di non essere tranquillo. Dalla minoranza dem è arrivata la critica espressa da Roberto Speranza: «Penso che in Italia si sia in pausa di riflessione da troppo tempo sulle unioni civili. Ora è tempo di andare avanti, il Pd non si fermi e vinca la sfida». che ha aggiunto: «Il testo va mantenuto così come è, è già un compromesso, non è immaginabile togliere la stepchild adoption».
Il battibecco Concia-Airola
Un accorato battibecco si è svolto davanti alla buvette del Senato. Paola Concia, già deputata Pd dichiaratamente omosessuale, ha preso Alberto Airola, M5S, da parte: «Mi devi spiegare perché hai fatto quella dichiarazione di voto». Alberto Airola martedì pomeriggio nell’aula del Senato ha annunciato il voto contrario del suo gruppo al “super canguro”, l’emendamento premissivo del Pd, affossando di fatto la legge sulle unioni civili. Airola si è difeso: «È una questione di democrazia, non potevamo fare altro». Ma Paola Concia ha rilanciato: «È una questione procedurale e la state attuando sulla pelle nostra. Dimmelo in faccia perche». Airola ha continuato a ripetere: «Non è procedurale, è democrazia». Vicino a lui la collega di partito Paola Taverna garantiva: «In nome della democrazia non voterei il canguro nemmeno su una legge sul reddito di cittadinanza».
Ripresa dunque agitata al Senato dopo la mossa a sorpresa di martedì sera del M5S sulla legge sulle unioni civili. Il capogruppo Pd Luigi Zanda ha chiesto la riunione dei capigruppo per stabilire il rinvio dell’esame del ddl Cirinnà in Senato. Subito la capogruppo del M5S Nunzia Catalfo ha annunciato: «Il M5S è categoricamente contro il rinvio della legge in aula». Il pd chiede un rinvio di qualche giorno, per capire meglio la situazione e cercare di ricompattare il gruppo dem. Tra le ipotesi più gettonate quella di sacrificare la stepchild adoption, anche se ora nemmeno questo stralcio doloroso garantirebbe la tenuta della legge.
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Unioni civili, il ddl Cirinnà torna in aula al Senato
http://www.corriere.it/politica/16_febbraio_17/unioni-civili-emendamenti-canguro-pd-m5s-lega-1ca91bea-d545-11e5-bbd0-dbbf7f226638.shtml

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