Guarda ed ascolta il Video della diretta:_
http://video.corriere.it/unioni-civili-dibattito-senato/32c89d82-d4bf-11e5-8855-fe9a1275bf2e
----------------------------
A Palazzo Madama aperto lo scontro. Zanda, Pd, ha chiesto al presidente del Senatodi convocare i capigruppo in vista di una sospensione del dibattito sul ddl.
http://video.corriere.it/unioni-civili-dibattito-senato/32c89d82-d4bf-11e5-8855-fe9a1275bf2e
----------------------------
A Palazzo Madama aperto lo scontro. Zanda, Pd, ha chiesto al presidente del Senatodi convocare i capigruppo in vista di una sospensione del dibattito sul ddl.
Laura Bottici inveisce contro Alessandra Bencini (Lapresse)
La richiesta di rinvio
Il
Pd chiederà il rinvio di una settimana delle votazioni sul ddl unioni
civili in Senato. Lo ha spiegato il presidente della commissione Cultura
Andrea Marcucci. Se la proposta passasse alla conferenza dei capigruppo
si tornerebbe a votare martedì 23 febbraio. Deve essere però
verificata la compatibilità con il calendario dell’aula, visto che il dl
milleproroghe scade il 28 febbraio. Per giustificare al richiesta
Marcucci ha spiegato: «C’è stato un cambio di volontà politica. È
necessario a questo punto verificare le condizioni generali ed è per
questo che serve una settimana». Il «cambio di volontà politica» a cui
si riferisce Marcucci è quello dei Cinque Stelle: «Certo col senno di
poi è stato un errore fidarsi dei Cinque Stelle e della loro buona fede.
Su questo non c’è dubbio e facciamo autocritica», ha aggiunto....
La protesta della minoranza dem
Quanto
al prosieguo dell’iter parlamentare sulle unioni civili, Marcucci ha
specificato: «Non ho la percezione che il testo torni in commissione o
si vada verso lo stralcio delle stepchild adoption», ma ha ammesso di
non essere tranquillo. Dalla minoranza dem è arrivata la critica
espressa da Roberto Speranza: «Penso che in Italia si sia in pausa di
riflessione da troppo tempo sulle unioni civili. Ora è tempo di andare
avanti, il Pd non si fermi e vinca la sfida». che ha aggiunto: «Il testo
va mantenuto così come è, è già un compromesso, non è immaginabile
togliere la stepchild adoption».
Il battibecco Concia-Airola
Un
accorato battibecco si è svolto davanti alla buvette del Senato. Paola
Concia, già deputata Pd dichiaratamente omosessuale, ha preso Alberto
Airola, M5S, da parte: «Mi devi spiegare perché hai fatto quella
dichiarazione di voto». Alberto Airola martedì pomeriggio nell’aula del
Senato ha annunciato il voto contrario del suo gruppo al “super
canguro”, l’emendamento premissivo del Pd, affossando di fatto la legge
sulle unioni civili. Airola si è difeso: «È una questione di democrazia,
non potevamo fare altro». Ma Paola Concia ha rilanciato: «È una
questione procedurale e la state attuando sulla pelle nostra. Dimmelo in
faccia perche». Airola ha continuato a ripetere: «Non è procedurale, è
democrazia». Vicino a lui la collega di partito Paola Taverna garantiva:
«In nome della democrazia non voterei il canguro nemmeno su una legge
sul reddito di cittadinanza».
Ripresa dunque agitata al Senato dopo la mossa a sorpresa di martedì sera del M5S sulla legge sulle unioni civili.
Il capogruppo Pd Luigi Zanda ha chiesto la riunione dei capigruppo per
stabilire il rinvio dell’esame del ddl Cirinnà in Senato. Subito la
capogruppo del M5S Nunzia Catalfo ha annunciato: «Il M5S è
categoricamente contro il rinvio della legge in aula». Il pd chiede un
rinvio di qualche giorno, per capire meglio la situazione e cercare di
ricompattare il gruppo dem. Tra le ipotesi più gettonate quella di
sacrificare la stepchild adoption, anche se ora nemmeno questo stralcio doloroso garantirebbe la tenuta della legge.
shadow carousel
Nessun commento:
Posta un commento