sabato 13 febbraio 2016

Siria, scontro Parigi-Mosca: “Stop a bombe”- Medvedev: “Con Europa nuova guerra fredda”


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 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/13/isis-il-premier-francese-valls-ci-saranno-altri-grandi-attentati-minaccia-mondiale/2461388/
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Il primo ministro francese interviene dalla Conferenza della Sicurezza di Monaco. "La battaglia al terrore durerà a lungo, forse un’intera generazione", ha detto, aggiungendo che "ci sono migliaia di estremisti in Francia, anche tante donne". Scontro col Cremlino sulla guerra in Medio Oriente.
Il nodo è ancora una volta il terrorismo e il rischio attentati per l’Europa. Attentati che ci saranno e saranno “grandi”, dice il premier francese Manuel Valls. Ma sul piano internazionale le tensioni più profonde riguardano la Siria. Nello specifico i bombardamenti sui civili dei quali è ritenuta responsabile la Russia di Putin. Tutte accuse respinte dal primo ministro del Cremlino Dmitri Medvedev, nonostante l’insistenza del premier francese. “La Francia rispetta la Russia e i suoi interessi – ha detto Valls in un discorso l’esponente del governo di Francois Hollande, alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera – ma sappiamo che per trovare nuovamente la via della pace, i bombardamenti russi devono cessare”.
Dichiarazioni a cui Medvedev fa scudo con parole pesantissime: “Siamo in una nuova guerra fredda, le relazioni fra Ue e Russia sono deteriorate”, ha detto, attaccando nuovamente le sanzioni che “non portano da nessuna parte” e che “peggioreranno solo la situazione”. Ma per il presidente ucraino Petro Poroshenko “non sono una punizione, ma l’unico modo per tenere la Russia al tavolo”. Il Cremlino contesta gli attacchi francesi ed esclude categoricamente un eventuale intervento in Siria: “Non c’è alternativa al dialogo internazionale, non possiamo permetterci una nuova Libia, un nuovo Afghanistan o un nuovo Yemen“. E nel dibattito interviene anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che minimizza le minacce del Cremlino. “La retorica russa e le sue manovre militari – ha dichiarato – servono a spaventare i vicini e a seppellire la fiducia nella stabilità in Europa. Nessuno – ha aggiunto – dovrebbe pensare che si possa ricorrere a delle armi nucleari all’interno di un conflitto convenzionale. Questo – ha concluso – modificherebbe completamente la qualità del conflitto...
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