venerdì 10 giugno 2011

INTERVISTA CULT A FRANCO BASSANINI (Pd).

Eccovi le solite stronzate a cui ci hanno abituati certi personaggi che per venti anni hanno turlupinato gli elettori di sinistra estorcendo il loro voto per fare cose di destra.
 Domenica e lunedì votiamo in massa contro il berlusconismo e il liberismo bipartisan!

«Solo la gara assicura servizi e prezzi migliori»
Franco Bassanini
Gli amici del Pd lo sanno, così si ingannano gli elettori

ROMA. «I miei amici del Pd fino a qualche mese fa erano d’accordo con la gestione dei servizi, acqua, rifiuti e trasporti, ai privati. E dicevano: ma sì, cosa ci frega, tanto il quorum non si raggiungerà». Franco Bassanini, professore di diritto costituzionale, ex ministro nei governi Prodi e D’Alema, critica il partito e Bersani perché «hanno pensato di fare del referendum una battaglia politica, ma il quorum ci sarà e allora saranno cavoli loro».
E al leader dell’Idv Antonio Di Pietro, Bassanini contesta di «aver ingannato gli elettori e persone in buona fede come padre Zanotelli, ma nessuno ha fatto leggere loro la norma».
Pensa che i comitati promotori del referendum abbiano fatto una campagna di disinformazione? «Sì, è così, perché a differenza di quanto detto la privatizzazione non c’entra. La legge Ronchi-Fitto stabilisce che l’acqua è un bene pubblico, che le strutture restano pubbliche e che le tariffe vengono stabilite dal pubblico: è l’ente pubblico, il comune, che mette in gara la gestione del servizio».
Il timore maggiore per l’opinione pubblica è l’aumento incontrollato delle bollette, non c’è il rischio di speculazioni? «No perché la legge che si vuole abrogare dice che a vincere il servizio della gestione idrica sia l’impresa più efficiente, quella che garantisce prezzi e servizi migliori. Questo Bersani e gli altri leader del Pd lo sanno perfettamente e fino a qualche mese fa erano anche d’accordo con la gestione ai privati. Poi ha prevalso la strumentalizzazione politica. Con l’idea di dare un altro colpo al governo Di Pietro ha nascosto la verità alla gente che non sa cosa sta per votare. E anche il governo Berlusconi ha sbagliato a non informare meglio su questa legge, hanno pensato che tanto il quorum non sarebbe stato raggiunto».
Se vincerà il “sì” cosa succederà? «I comuni non sono in grado di far fronte alla gestione diretta, non hanno le risorse. Quindi, siccome il quorum ci sarà e vincerà il sì, penso che tempo un anno e si farà un tacito accordo per fare finta che il referendum non ci sia mai stato. Ricordate quello sui finanziamenti ai partiti? Ecco...sarà così». (a.d’a.)

PS: Vedi mai che Bassanini si sia bevuto il cervello.......
il 12 e il 13, TUTTI A VOTARE PER I 4/SI: MI RACCOMANDO!

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