domenica 3 gennaio 2021

Maurizio Blondet - I miliardari sferrano l’attacco alla proprietà privata...nostra!

 

(la vostra)

Il primo numero del 2021 di Economist – il settimanale di Rotschild, e talmud del Liberismo totale – non poteva essere più esplicito:

L’orribile errore immobiliare dell’Occidente ha causato invidia e malcontento. Uno dei nostri articoli leader più popolari dell’anno

L’inizio dell’articolo:

La proprietà della casa è il più grande errore di politica economica dell’Occidente

È un’ossessione che mina la crescita, l’equità e la fede pubblica nel capitalismo

Edizione 16 gennaio 2020

“Le economie possono subire sia crash improvvisi sia malattie croniche. I mercati immobiliari nel mondo ricco hanno causato entrambi i tipi di problemi.

Mille miliardi di dollari di mutui ipotecari hanno fatto saltare in aria il sistema finanziario nel 2007-2008. [Menzogna: il collasso dei mutui subprime fu colpa loro]

Ma altrettanto perniciosa è la disfunzione strisciante che l’edilizia abitativa ha creato nel corso di decenni: città vibranti senza spazio per crescereanziani proprietari abitanti in case semivuote desiderosi di proteggere la propria veduta dalla finestra;

 e una generazione di giovani che non possono permettersi facilmente di affittare o comprare e ritengono che il capitalismo li abbia delusi.

Come spiega il nostro rapporto speciale questa settimana, la colpa è delle politiche abitative distorte che risalgono alla seconda guerra mondiale e che sono intrecciate con un’infatuazione per la proprietà della casa. Hanno causato uno dei fallimenti economici più gravi e duraturi del mondo ricco. È urgentemente necessaria una nuova architettura.

Alla radice di quel fallimento c’è la mancanza di abitazioni, specialmente presso le città fiorenti in cui i posti di lavoro sono abbondanti. Dovunque, da Sydney [Australia]  a Sydenham [Regno Unito] , regolamenti poco chiari proteggono un’élite di proprietari di case esistenti e impediscono agli sviluppatori di costruire i grattacieli e gli appartamenti che l’economia moderna richiede. Gli affitti elevati e i prezzi delle case che ne derivano rendono difficile per i lavoratori spostarsi dove si trovano i posti di lavoro più produttivi e hanno rallentato la crescita.

I costi complessivi degli alloggi in America assorbono l’11% del pil, rispetto all’8% degli anni ’70. Se solo tre grandi città – New York, San Francisco e San Jose – allentassero le regole di pianificazione, il pil americano potrebbe essere più alto del 4%: un enorme plus”.

Eccetera

Lo chiede il Gran Reset

Quello espresso da Economist è il programma del Forum di Davos, di cui Sir Evelyn Rotschild (il padrone) è componente fisso.

Come abbiamo più volte detto, il programma di Gran Reset del Forum di Davos contempla la soppressione della proprietà degli alloggi, e la loro confisca, al termine di una serie di eventi che, nella tabella di marcia esfiltrata da ambienti del governo del Canada contrari al progetto, sono (seguo il testo di Nicoletta Forcheri):

  • Restrizioni di lockdown, chiamate terzo lockdown, saranno attuate con il divieto totale di viaggio anche tra città e paesi, secondo trimestre 2021
  • L’inserimento nel progetto di reddito universale, per il secondo trimestre 2021
  • L’interruzione programmata delle catene di rifornimento e degli stock, con grande instabilità economica, prevista per la fine del secondo trimestre 2021

[….]

“Per compensare il crollo economico internazionale, il governo offrirà un taglio del debito, dei debiti personali, dei prestiti, delle ipoteche, grazie al FMI nell’ambito del programma mondiale di reset del debito, in cambio i cittadini perderanno per sempre la proprietà privata di qualsiasi bene e dovranno partecipare al programma di vaccinazione covid 19 e covid 21 grazie al quale potranno viaggiare anche in pieno lockdown con un pass sanitario per il Canada. La stessa cosa vale per tutti i paesi del mondo. I membri del Comitato hanno chiesto chi saranno i proprietari dei beni confiscati, e cosa succederà agli istituti di credito: la risposta è stata solo che il programma di reset del debito del FMI si incaricherà di tutti i dettagli. Il nulla assoluto”.

Anche l’Istituto Mises, think tank dell’ideologia liberista, segnalava già nel 2016 la volontà di abolire la proprietà privata del Forum di Davos e si allarmava in un rapporto intitolato così

No Privacy, No Property: The World in 2030 According to the WEF

“Oltre la privacy e la proprietà[…]

In una pubblicazione per il World Economic Forum, l’ecoattivista danese Ida Auken, che era stata ministro dell’ambiente del suo paese dal 2011 al 2014 ed è tuttora membro del parlamento danese (il Folketing), ha elaborato uno scenario di un mondo senza privacy o proprietà. In ” Welcome to 2030 “, immagina un mondo in cui “non possiedo nulla, non ho privacy e la vita non è mai stata migliore”Entro il 2030, così dice il suo scenario, lo shopping e il possesso sono diventati obsoleti, perché tutto ciò che una volta era un prodotto ora è un servizio.

“In questo suo nuovo mondo idilliaco, le persone hanno libero accesso a mezzi di trasporto, alloggio, cibo “e tutte le cose di cui abbiamo bisogno nella nostra vita quotidiana”. Dato che queste cose diventeranno gratuite, “non ha avuto senso per noi possedere molto”. Non ci sarebbe la proprietà privata nelle case e nessuno pagherebbe l’affitto, “perché qualcun altro sta usando il nostro spazio libero ogni volta che non ne abbiamo bisogno

“Come si può portare le persone ad accettare un tale sistema? L’esca per attirare le masse è l’assicurazione di […] un reddito di base garantito. I promotori del Great Reset promettono un mondo senza malattie. A causa degli organi del corpo prodotti biotecnologicamente e dei trattamenti medici personalizzati basati sulla terapia genica [il vaccino RNA è terapia genica,ndr.] , si dice che sia possibile un’aspettativa di vita drasticamente aumentata e persino l’ immortalità . L’intelligenza artificiale sradicherà la morte ed eliminerà malattie e mortalità. La corsa tra le aziende biotecnologiche è aperta per trovare la chiave della vita eterna”.

L’autore, Antony P. Mueller, professore tedesco di economia, sottolinea che questo progetto va oltre il  comunismo più estremo:

“ L’imminente esproprio andrebbe oltre anche la richiesta comunista: questa vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, ma lascia spazio ai beni privati. La proiezione del WEF afferma che anche i beni di consumo non sarebbero più proprietà privata. […]  Secondo le proiezioni dei “Global Future Councils” del WEF, la proprietà privata e la privacy saranno abolite nel prossimo decennio. Le persone non possederanno nulla. Le merci sono gratuite o devono essere prestate dallo Stato. … La libertà individuale è di nuovo a rischio”.

https://mises.org/wire/no-privacy-no-property-world-2030-according-wef

Del resto , e anche questo l’abbiamo già scritto e postato, lo stesso Forum di Davos ha titolato uno dei suoi studi:

Il capitalismo ha bisogno del marxismo per sopravvivere alla quarta rivoluzione industriale?

https://www.weforum.org/agenda/2016/06/could-capitalism-need-some-marxism-to-survive-the-4th-industrial-revolution/

La proprietà è un furto”, diceva lo slogan marxista. Finiremo per trovarlo moderato, rispetto a quello del Forum: “La proprietà privata è di ostacolo al capitalismo”, come afferma l’Economist.

Il progetto è mondiale – ed è in corso con la deliberata distruzione delle economie e la perdita di autonomia economica di milioni di persone, e quindi della base materiale su cui regge la libertà individuale. Ciò è già agghiacciante

Ma in Italia è peggio perché alla guida dell’esproprio per conto dei capitalisti sono i comunisti – che hanno cambiato tante volte nome, ma non il DNA politico e di governo : ” criminalizzazione (penale) del dissenso repressione, oppressione, soppressione. Ciascuno di loro già si sente rinascere come agente della Ghepeù, con diritto di vita e di morte sui miserabili sudditi senza diritti; far tacere gli oppositori, togliere il diritto di parola, punire, reprimere, licenziare i dissidenti…. Appena si è data loro l’occasione: con la gestione della “pandemia” – hanno abolito le libertà costituzionali, anzi la libertà di uscire di casa e andare in paese contiguo. O anche solo al bar, al concerto, al cinema.

Hanno fatto chiudere certi negozi (ristoranti, bar, alberghi, teatri) senza indennizzo, alla Lenin, trattando i ristoratori e tassisti come “nemici del proletariato”; stanno attuando senza alcun esitazione la loro “eliminazione come classe”, come già fecero i loro modelli coi Kulaki.

Adesso decine di loro esponenti esprimono odio – un odio che noi vecchi ben conosciamo – contro i”negazionisti” e i medici che non vogliono il vaccino: no, bisogna sia obbligatorio! Si faccia un decreto legge, tuona il giurista rosso.

Promettono di licenziarli. Tagliano loro la paga perché hanno usato della libertà di critica alla gestione del virus e al vaccino.

Uno di loro

Uno dei loro “filosofi”, Sebastiano Maffettone, propone per chi rifiuta il vaccino aspettativa forzosa sul lavoro, quarantena se a contatto col pubblico, impossibilità e viaggiare con mezzi pubblici”.

Pensate soltanto come questi gestiranno il compito del Gran Reset, che si sono assunti non chiamati – anzi con che stile sovietico già ora lo stanno gestendo:

Per cui è il caso di tornare con attenzione alla domanda che pone il professore del Mises:

“Chi saranno i governanti?

“Il World Economic Forum tace sulla questione. Non c’è motivo di aspettarsi che i nuovi detentori del potere sarebbero benevoli.

“Con la digitalizzazione di tutte le transazioni monetarie  ogni singolo acquisto verrà registrato. Di conseguenza, le autorità governative avrebbero accesso illimitato per controllare in dettaglio come le singole persone spendono i loro soldi. Un reddito di base universale in una società senza contanti fornirebbe le condizioni per imporre un sistema di credito sociale e fornire il meccanismo per sanzionare comportamenti indesiderabili e identificare il superfluo e non desiderato .

“Quale motivo avrebbe una tecnocrazia amministrativa per andare avanti con gli indesiderabili ? Che senso ha per un’élite tecnocratica trasformare l’uomo comune in un superuomo? Perché condividere i vantaggi dell’intelligenza artificiale con le masse e non mantenere la ricchezza per pochi eletti?

“Una valutazione sobria dei piani deve giungere alla conclusione che in questo nuovo mondo non ci sarebbe posto per la persona media e che sarebbe stata messa da parte insieme ai “disoccupati” “debole di mente” e “mal allevato”. Dietro la predicazione del vangelo progressista della giustizia sociale da parte dei promotori del Grande Reset e l’istituzione di un nuovo ordine mondiale si cela il sinistro progetto di eugenetica , che come tecnica è ora chiamata “ingegneria genetica” e come movimento è chiamato “transumanesimo“, un termine coniato da Julian Huxley , il primo direttore dell’UNESCO .

“Ciò che viene venduto al pubblico come promessa di uguaglianza e sostenibilità ecologica è in realtà un brutale assalto alla dignità umana e alla libertà”.

Viene a mente irresistibilmente la strana profezia della veggente di Garabandal: “Prima dell’Avvertimento verrà una tribolazione comunista…, sembrerà come se i ‘comunisti’ si siano impadroniti del mondo intero: sarà molto difficile praticare la religione, e che i sacerdoti possano celebrare la Messa o che il popolo possa aprire le porte delle chiese. Sembrerà che la Chiesa sia scomparsa, a motivo delle persecuzioni religiose, e perché molta gente lascerà di praticare la religione, ma chi la praticherà dovrà farlo clandestinamente. Per i sacerdoti sarà molto difficile poter celebrare la Messa. Questo accadrà dappertutto, in tutte le nazioni.”

Noi preghiamo: vadano in malora le loro macchinazioni!



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