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La casa «del citofono» è tornata sotto i riflettori. Due arresti per droga sono stati eseguiti dai Carabinieri nel condominio di via Grazia Deledda, zona Pilastro a Bologna, che un anno fa fu teatro della «citofonata» di Matteo Salvini a casa di un presunto spacciatore, un ragazzo all’epoca minorenne. Lo stesso leader leghista, oggi, scrive soddisfatto sui social: «Il tempo è galantuomo». A finire nei guai sono stati i genitori del ragazzo: il padre 59enne e la madre 58enne, lui di origine tunisina e lei nata in Svizzera.
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