Il 3 dicembre il presidente degli industriali gli chiedeva provocatoriamente di "trovare 4 miliardi per evitare la procedura di infrazione Ue, o di dimettersi". Il premier ha replicato: "Ringrazio per i suggerimenti". Poi ha punto Salvini: "Difesa legittima, ma a certe condizioni".
La difesa a casa propria è sempre legittima? “A certe condizioni“. Il suggerimento provocatorio di Vincenzo Boccia? “Sono io che conduco il negoziato, ma credi di avere le idee chiare”. Il declassamento di Fitch? “Non conosce la proposta all’Europa, si ricrederà”. L’ipotesi delle dimissioni di Tria? “Non c’è nessun motivo”. La vendita dei beni del Tesoro per evitare la procedura d’infrazione? “I gioielli di famiglia ce li teniamo stretti”. Il premierGiuseppe Conte non ha i toni di Lega e M5s, ma sembra rivendicare una sua autonomia anche rispetto alle posizioni dei suoi vicepremier. In un’intervista al Fatto d’altra parte aveva sostenuto apertamente di sostenere il Global Compact sull’immigrazione e di auspicare in Parlamento un dibattito “informato” e la libertà di coscienza per i parlamentari. E ora tocca a un altro tema caro alla Lega: la legittima difesa...
continua a leggere...
Nessun commento:
Posta un commento