Paul Craig Roberts
Le navi militari ucraine hanno violato le restrizioni volute dai Russi nel mare d’Azov e gli articoli 19 e 21 della Convenzione ONU sul Diritto Marittimo. La Marina ucraina ha superato il confine marittimo russo, ed è entrata nell’area chiusa delle acque territoriali russe. Chiaramente, Washington era dietro a tutto questo, dato che l’Ucraina non avrebbe fatto da sola una tale provocazione. A questo link c’è una accurata spiegazione di quanto accaduto [in inglese].
La Marina Russa ha sequestrato le navi ucraine. Ovviamente, i media occidentali denunceranno “l’aggressione russa”. Washington e i suoi media prezzolati stanno facendo tutto quanto è in loro potere per rendere impossibile l’intenzione di Trump di avere relazioni normali con la Russia. La portavoce NATO Oana Lungescu ha velocemente allineato la NATO sulla posizione Ucraina:
“La NATO appoggia pienamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, incluso i suoi diritti di navigazione nelle sue acque territoriali”...
[La NATO sta monitorando da vicino gli sviluppi nel Mare d’Azov e nello stretto di Kerch, e noi siamo in contratto con le autorità ucraina. Chiediamo moderazione e de-escalation.La NATO sostiene la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, inclusi i diritti di navigazione nelle sue acque territoriali. Facciamo appello alla Russia perché assicuri un libero accesso ai porti ucraini nel Mare di Azov, secondo quanto stabilito dal diritto internazionale.Durante il meeting che si è svolto a luglio a Bruxelles, i leader della NATO hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina e chiarito che la militarizzazione in corso da parte della Russia della Crimea, del Mar Nero e del Mare di Azov, rappresenta una ulteriore minaccia all’indipendenza dell’Ucraina e mina la stabilità in tutta la regione]
Il complesso americano militare e della sicurezza preferisce il rischio di una guerra nucleare a qualsiasi riduzione del suo budget annuale di 1.000 miliardi di dollari, una somma totalmente inutile che è destinata a crescere visto che i media, in linea con il complesso militare e di sicurezza, continuano a demonizzare sia la Russia che Putin, e a non mettere in discussione le evidenti macchinazioni usate per rappresentare la Russia come una minaccia.
La risposta del governo russo alla provocazione e alla violazione della legge da parte dell’Ucraina è stata quella di convocare un incontro di emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU, come se nulla potesse fermare tutto questo. Washington paga una percentuale così ampia del budget delle Nazioni Unite, che pochi paesi si schiereranno contro Washington stessa. Come ha affermato la folle ambasciatrice del presidente Trump Nikki Haley: “ci segneremo i nomi”.
E’ evidente che il governo russo è ancora convinto, malgrado tutte le indicazioni contrarie, che avere un atteggiamento non-minaccioso nei confronti dell’Occidente, cioè fare appello alla legge e non alle armi, sia un modo efficace per screditare le accuse di aggressione mosse dai paesi occidentali contro la Russia. Magari fosse stato vero, ma non appena un alto funzionario russo ha annunciato, nonostante le elezioni schiaccianti per l’indipendenza da Kiev nelle province russofone dell’Ucraina, che la Russia non avrebbe riconosciuto le repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk, “domenica l’esercito ucraino ha aperto un massiccio fuoco di sbarramento, bombardando zone residenziali dell’auto-proclamata repubblica di Donetsk”. Vedi questo articolo [in inglese].
Credendo che in Occidente sia vigente lo Stato di Diritto, il governo russo sta scavando la tomba della Russia mentre permette ai nazisti ucraini di Washington di uccidere il popolo russo. Il governo russo sta screditando se stesso dando fiducia ai vassalli americani, come la Germania, sull’applicazione degli accordi di Minsk e, malgrado tutte le evidenze che dimostrano il contrario, credendo che ci sia uno Stato di Diritto in Occidente. La Russia continua anno dopo anno a fare appello a questa inesistente entità chiamata Stato di Diritto Occidentale.
Questa politica rassicura i neoconservatori sionisti che governano la politica estera di Washington, sul fatto che la Russia sia incapace di difendere i propri interessi.
Il governo di Putin sembra pensare che, per dar prova di essere democratico, debba tollerare ogni traditore russo in nome della libertà di parola. Vedi questo articolo [in inglese].
Tutto questo rende la Russia un facile bersaglio da destabilizzare da parte di Washington. Lo vediamo già nella calante popolarità di Putin. Il governo russo permette ai giornali finanziati dagli Stati Uniti e alle ONG di criticare ogni giorno il governo russo. Decenni di propaganda americana hanno convinto molti nel mondo che l’amicizia con Washington è la chiave del successo. Gli integralisti atlantisti russi credono che Putin sia un ostacolo a questa amicizia.
Anche la Cina è un facile obiettivo. Il governo cinese permette agli studenti cinesi di andare a studiare negli Stati Uniti, da dove tornano con il lavaggio del cervello fatto dalla propaganda americana, e diventano la quinta colonna di Washington in Cina.
A volte sembra che la Russia e la Cina siano più focalizzate sul guadagnare ricchezza che non sulla sopravvivenza nazionale. E’ straordinario che questi due governi siano ancora vincolati nella loro indipendenza e rimangano dipendenti dal dollaro e dai sistemi finanziari occidentali, a vantaggio dei loro commerci internazionali.
Dal momento che Washington controlla le spiegazioni, la sopravvivenza dell’egemonia di Washington sta dimostrando di essere una sfida per entrambi i paesi.
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Articolo di Paul Craig Roberts pubblicato su Globalresearch.ca il 11 novembre 2018Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it
[le note in questo formato sono del traduttore]
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