PS: Milano - Il Sindaco del PD Beppe Sala...fa un ricorso( visto che sia in campagna elettorale...) e l'Agenzia Europea lo giudica così...<< «non si può accettare la grottesca rappresentazione» che il Comune di Milano «offre della procedura di selezione».
umberto marabese 22 febbraio 2018 | 13:36
l documento dell’ufficio giuridico: la decisione sulla sede è stata presa «dai rappresentanti degli Stati membri che hanno agito non in qualità di membri del Consiglio». Inoltre «non si può accettare la grottesca rappresentazione» che il Comune di Milano «offre della procedura di selezione». L’ispezione del Pe: «L’Olanda non ha un piano B in caso di ritardi»:" ....perchè averlo, sia sicuri del nostro lavoro".
Il ricorso di Milano sulla sede dell’Agenzia europea del farmaco è «manifestamente irricevibile». Lo sostiene il documento dell’ufficio giuridico del Consiglio della Ue, che in 26 pagine illustra i motivi per cui ritiene che la richiesta del capoluogo lombardo di una sospensiva sulla decisione che riguarda l’assegnazione della sede dell’Ema non può essere accolta....
Secondo la memoria difensiva del Consiglio Ue, in primo luogo il Comune di Milano ha commesso un «errore» perché ha fatto ricorso contro la «decisione del Consiglio dell’Unione europea».... Ma il Consiglio, si legge nel documento, «non può essere considerato l’autore della decisione impugnata, ed essa non può in alcun modo essergli attribuita»: la decisione su Ema infatti non è stato adottata dal Consiglio, ma «dai rappresentanti degli Stati membri che hanno agito dunque non in qualità di membri del Consiglio, ma in qualità dei rappresentati dei loro governi, esercitando in tal modo collettivamente i poteri degli Stati membri».Il Comune «non ha avuto alcun ruolo diretto»
Il ricorso di Milano quindi, «lungi dal potersi qualificare come “decisione del Consiglio dell’Unione” è invece stato adottato dai rappresentanti degli Stati membri riuniti in qualità di rappresentanti dei loro governi, a margine di una riunione del Consiglio». Inoltre, continua il documento che contiene le osservazioni scritte del Consiglio Ue, il Comune di Milano non è il destinatario dell’atto impugnato, perché «non ha avuto alcun ruolo diretto nell’intera procedura di selezione che ha unicamente visto coinvolta la Repubblica italiana». Spettava agli Stati membri infatti, così come era stato deciso dal Consiglio Ue del 22 giugno 2017, presentare le candidature, scambiare informazioni con la Commissione e partecipare alle procedure di voto per l’assegnazione delle agenzie. «Il fatto che alcuni Stati membri abbiano deciso di associare le amministrazioni delle città candidate alla preparazione delle offerte - si legge nelle osservazioni del Consiglio - non altera il dato giuridico, che vede tali entità come meri soggetti terzi della procedura». Sull’assegnazione della sede Ema ad Amsterdam il Governo italiano ha presentato un altro ricorso, davanti alla Corte Ue.
shadow carousel
Ema, delegazione a Milano
«Grottesca rappresentazione»
Il servizio giuridico del Consiglio Ue dunque, considera che la domanda di sospensione cautelare richiesta da Milano sulla decisione di assegnare ad Amsterdam la sede dell’Ema debba essere «rigettata per manifesta irricevibilità della domanda principale». Nella procedura di assegnazione della sede dell’Ema «il ricorso all’estrazione a sorte rappresenta un metodo legittimo ed efficiente per risolvere una situazione di potenziale stallo tra due offerte che sono state già valutate equivalenti» dai governi. «Nulla nel diritto positivo o nella giurisprudenza» dell’Ue «consente di concludere che il metodo dell’estrazione a sorte (...) sia contrario ai principi di buona amministrazione». Nella «memoria difensiva», il Consiglio dell’Ue dice di non poter «accettare la grottesca rappresentazione» che il Comune di Milano «offre della procedura di selezione» della sede dell’Ema.
Gurda ed ascolta la versione del Sindaco Beppe SalaPd:
Giovedì mattina intanto si è svolta l’attesa ispezione della commissione Ambiente del Parlamento europeo alla sede dello Spark Building, destinato a sede provvisoria di Ema. Giovanni La Via, il capo delegazione, ha riferito: «È un momento intenso, abbiamo fatto un sacco di domande e non ci sono moltissime risposte. Si fermano sempre a quella che è l’offerta fatta. In realtà abbiamo scoperto che gli aggiustamenti della sede non prevedranno un tender, cioè un bando di gara, e pensano di poterlo effettuare in tempo. È emerso pure che non c’è un piano alternativo. Se i lavori non dovessero essere pronti in tempo non c’è una alternativa». «Per la sede definitiva il bando di gara è ancora ben lontano dall’essere pronto e dicono che i lavori dovrebbero iniziare il 1° giugno, ma non essendoci ancora il bando di gara, ci sempre un po’ difficile. Vedremo - ha aggiunto La Via - nel pomeriggio la sede del Vivaldi Building (al momento è solo uno spazio sterrato, ndr) e tutto ciò che sarà necessario fare per avere in quel luogo una sede efficiente per Ema».
22 febbraio 2018 | 13:36
Nessun commento:
Posta un commento