"Letta e Renzi sono come i ragazzini: si misurano chi c'ha la torre piu' lunga". Così Roberto Benigni ha
ironizzato su quello che e' stato definito il 'patto della torre' tra
il premier Enrico Letta e il sindaco di Firenze Matteo Renzi. A sorpresa
il comico toscano Premio Oscar e' intervenuto con una telefonata alla
festa di chiusura de 'La Repubblica delle idee' nel capoluogo toscano.
"Ciao a tutti i fiorentini e' una gioia poter parlare con voi", ha
esordito Benigni, che poi ha scherzato: "Sono a Pisa con il presidente
Enrico Letta e stiamo misurando la Torre e vi posso dire che e' di 94
centimetri piu' alta di quella di Palazzo Vecchio a Firenze". Lo sfottò
fa riferimento alla storica rivalità tra le due città toscane, ricordata
da Letta sabato pomeriggio, subito dopo l'incontro con sindaco di
Firenze "Renzi mi ha mostrato la torre di Palazzo Vecchio per farmi
notare che ha ben 87 gradini contro i 57 della torre di Pisa (città di
cui è originario il premier, ndr)".
Benigni ha preso di mira anche il sindaco di Firenze: "Pensava che la grande 'R' in piazza della Signoria non fosse il simbolo del giornale 'Repubblica' ma fosse l'iniziale del suo cognome. Poverino c'e' da capirlo: si e' montato la testa". Poi ha scherzato anche sul prossimo congresso del Pd: "Sono a Pisa con Letta e con Nico Stumpo e stiamo facendo le regole. Vi posso anticipare che saranno esclusi dalle candidature quelli nati a Firenze e cresciuti a Rignano". Ma su Renzi ha anche detto che e' "come Michelangelo, straordinario, perche' sapeva scolpire in maniera magnifica materiale inanimato. Michelangelo combatteva con il marmo, Renzi con il Pd".----------
Benigni ha preso di mira anche il sindaco di Firenze: "Pensava che la grande 'R' in piazza della Signoria non fosse il simbolo del giornale 'Repubblica' ma fosse l'iniziale del suo cognome. Poverino c'e' da capirlo: si e' montato la testa". Poi ha scherzato anche sul prossimo congresso del Pd: "Sono a Pisa con Letta e con Nico Stumpo e stiamo facendo le regole. Vi posso anticipare che saranno esclusi dalle candidature quelli nati a Firenze e cresciuti a Rignano". Ma su Renzi ha anche detto che e' "come Michelangelo, straordinario, perche' sapeva scolpire in maniera magnifica materiale inanimato. Michelangelo combatteva con il marmo, Renzi con il Pd".----------
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