domenica 3 aprile 2011

Adesso sappiamo che la guerra alla Libia è stata preparata, attraverso un'esercitazione militare,...

PS (prima scritto): Per una volta voglio scrivere non il commento, ma la presentazione. Vi prego di leggere questi articoli scritti da Giulietto Chiesa e Primo Cabras; siamo pari pari con le guerre umanitarie"(intese per assassinare gli umani.....)in Kossovo( grazie a D'Alema), in Iraq, in
Afghanistan. Vorrei, ma so' che questo non potrà avvenire, sapere se  qualcuno, tipo il Presidente Giorgio Napolitano, D'Alema e Bersani, Casini e Cesa, Fini, Rutelli e in parte anche Nichi Vendola, un po' di rimorso li morderà lo stomaco.
Solo una parola voglio usare contro tutti coloro i quali sono per le" guerra e umanitarie: VERGOGNA!

Allora adesso sappiamo che la guerra alla Libia è stata preparata, attraverso un’esercitazione militare, ai primi di novembre del 2010, quando ancora la cosiddetta “rivolta popolare” non era ancora nemmeno cominciata. Chi vuole può sincerarsene andando su questo link....
Sbalorditivo, ma ce lo raccontano loro stessi. Il paese è, in codice, Southerland, terra del sud. Il dittatore non viene nominato, ma gli strateghi di Parigi e Londra avevano già previsto quello che sta accadendo: e cioè che sotto i loro bombardamenti “umanitari” la famiglia del dittatore sarebbe stata costretta a trattare la resa.
Le previsioni dei generali di Sarkozy erano davvero molto precise (quando si dice la lungimiranza!).
L’attacco era stato previsto nei giorni tra il 21 e il 25 marzo 2011. Circa quattro mesi di anticipo. Complimenti!
Perfino la “copertura delle Nazioni Unite” era stata prevista. Unico “errore”, ma davvero veniale, il numero della risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Nella realtà è stato il numero 1973, nella esercitazione sarebbe stato il numero 3003. Così adesso sappiamo anche come si può torcere il braccio delle Nazioni Unite, senza che nemmeno emettano un gridolino di dolore.
Le preoccupazioni “umanitarie” non facevano parte del piano, visto che ancora non c’erano manifestazioni nelle piazze.
Dunque le ragioni dell’aggressione erano “altre”.
Quali?
E’ aperto il concorso per la migliore risposta.
Un saluto da Umberto Marabese.

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