(MB. Mi è passata la voglia di scrivere)
Bail in, Tria: ‘Anche Bankitalia contraria. Saccomanni fu ricattato dal ministro tedesco’. Mef lo corregge: ‘Frase infelice’
…Al momento dell’introduzione del bail-in, la normativa che impone di gestire la risoluzione delle banche in crisi senza far gravare i costi dei salvataggi sulle casse pubbliche, in Italia “erano tutti contrari, anche la Banca d’Italiai n modo discreto si oppose...
Il ministro di allora era Saccomanni [governo Letta] che fu praticamente ricattato dal ministro delle Finanze tedesco”, all’epoca Wolfgang Schaeuble, con la minaccia che se l’Italia non avesse accettato il nuovo sistema “si sarebbe diffusa la notizia che il nostro sistema bancario era prossimo al fallimento“. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, rispondendo alle domande della commissione Finanze del Senato.
Poche ore dopo, Tria ha rettificato: proprio “ricatto” non è stato, Schauble non avrebbe diffuso lui la notizia che il sistema bancario italiano era al fallimento, ma che se il governo italiano non accedeva al bail-in (ossia al far pagare le perdite delle banche agli azionisti, obbligazionisti e correntisti – senza aiuti di Stato), “si” sarebbe pensato che il sistema bancario era prossimo al fallimento.
Questa correzione è falsa. Sono anni che Jens Weidman, il capo della Bundesbank , incita i “mercati” ad esigere più interessi per prestare all’Italia, perché i titoli di stato italiani sono a rischio altissimo, prossimi alla bancarotta. L’ha fatto anche con interviste al Financial Times
Non solo: anche il ministro Padoan, come Saccomanni, è stato ricattato da Schauble, e come lo ha raccontato Varoufakis nel suo libro: Padoan gli raccontò che “da quando era stato nominato ministro delle Finanze, Wolfgang Schauble si era impegnato ad aggredirlo in ogni possibile occasione, specie all’eurogruppo”.
“Pier Carlo mi disse che aveva chiesto a Schauble cosa poteva fare per ottenere la sua fiducia; risultò essere “la riforma del mercato del lavoro” espressione in codice ch voleva dire ridurre i diritti dei lavoratori, consentendo alle aziende di licenziarli più facilmente, senza o con minimo compenso, in modo da assumere personale meno pagato e meno protetto”.
Ugualmente, anche il ministro Andrea Orlando (PD) parlò di “ricatto” subito dal governo (Renzi) da parte della BCE (cioè da Draghi) e della UE: dovevano mettere in Costituzione l’obbligo di pareggio di bilancio, altrimenti la BCE gli avrebbero fatto mancare i soldi per gli stipendi pubblici.
Il senatore Massimo Garavaglia ha raccontato che la BCE e la UE minacciarono gli esponenti del parlamento italiano, se non sostenevano il governo Monti, “noi non compriamo i vostri titoli per due mesi e voi andate in fallimento”.
Cosa volete correggere? Lo stesso ministro Saccomanni – il tecnico, ex direttore generale di Bankitalia, fedelissimo di Draghi – ha ammesso il ricatto che ha subito dai tedeschi, come risulta da questo articolo:
“<Visco lo ha accusato sul Corriere di essersi fatto fregare dai tedeschi, accettando pure di anticiparne l’entrata in vigore al 2016. “Schäuble disse che altrimenti i mercati ci avrebbero puniti…”, si è sfogato tempo dopo con gli amici>>
Anzi: Andrea Riccardi, il ministro di Mario Monti, il cattolicone Riccardi, ha descritto il sadismo con cui Monti dava “legnate ai poveri: servivano a compiacere la Merkel”.
Ma perché rievocare il passato, la Germania ci sta minacciando di farci fallire e trattarci come la Grecia anche in queste ore:
La Germania avvisa l’Italia: senza un avanzo al 4%, alla prossima recessione debito da ristrutturare
“L’economista tedesco Clemens Fuest, numero uno dell’Ifo, non usa parole dolci nei confronti di Roma, ma ribadisce quello che tutti sanno: “Se succede qualcosa, se l’Italia avesse delle difficoltà a rifinanziare il suo debito” e il governo fallisse nelle riforme “ci sarà una qualche maniera di andare avanti“, come “una forma di sostegno” dall’Ue, e “probabilmente anche un cambiamento del governo italiano”.
immaginando uno scenario di crescente difficoltà, Fuest ritiene “probabile” un cambiamento del governo. Secondo l’economista tedesco, per ridurre il debito/Pil al 100% dall’attuale 130% “nei prossimi 10-15 anni dovrebbe avere un avanzo primario di circa il 4% del Pil: al momento ha un avanzo primario intorno all’1%”.
Non basta ancora.
David Folkerts-Landau, capo economista di Deutsche Bank, ingiunge a noi:
Quanto ci voglia ancora a capire che la UE è una spietata dittatura criminale che pratica estorsioni e ricatti rovinando i popoli, non so. Ed è altrettanto evidente che quetso stato du non- diritto, dove manca una istanza per far valere le proprie ragioni di fronte alle “aggressioni” e “ricatti” di Schauble, Draghi o Weidman di tagliare i fondi, fare alzare lo spread alle stelle, portarci via i risparmi dalle banche, ridurci in miseria sottoponendoci alla Troika , è il Reich germanico redivivo.
A questo punto, non sono in causa i nostri oppressori tedeschi. Vanno chiamati in causa i collaborazionisti. Questi “antifascisti”, si rendono conto che stanno facendo la stessa parte dei repubblichini di Salò? Che eseguono gli ordini del Nazismo? Fanno finta di non riconoscerlo come tale perché non vedono le divise e le mostrine delle SS: ma questa è la forma che ha perso il Nazismo in questa generazione, e spetta a questa generazione combatterlo. Invece voi, antifascisti, “democratici”, europeisti, vi siete messi al suo servizio – voi siete i repubblichini di questa generazione. Anzi, il giudizio morale su di voi deve essere peggiore: gli italiani che aderirono alla Repubblica Sociale sapevano di non aver niente da guadagnarci, se non la fucilazione; voi vi siete messi al servizio del Reich ed avete stipendi enormi e poltrone di prestigio.
A questo punto, non sono in causa i nostri oppressori tedeschi. Vanno chiamati in causa i collaborazionisti. Questi “antifascisti”, si rendono conto che stanno facendo la stessa parte dei repubblichini di Salò? Che eseguono gli ordini del Nazismo? Fanno finta di non riconoscerlo come tale perché non vedono le divise e le mostrine delle SS: ma questa è la forma che ha perso il Nazismo in questa generazione, e spetta a questa generazione combatterlo. Invece voi, antifascisti, “democratici”, europeisti, vi siete messi al suo servizio – voi siete i repubblichini di questa generazione. Anzi, il giudizio morale su di voi deve essere peggiore: gli italiani che aderirono alla Repubblica Sociale sapevano di non aver niente da guadagnarci, se non la fucilazione; voi vi siete messi al servizio del Reich ed avete stipendi enormi e poltrone di prestigio.
Saccomanni e Padoan: avete perso ogni dignità. Dovevate difendere la dignità dello Stato italiano, stato fondatore, contributore netto, e invece vi siete lasciati “aggredire” , “ricattare” dal nazista Schauble. Un posto a parte merita Monti, per il suo sadismo – merita, se la testimonianza di Riccardi è confermata, il giudizio da criminale di guerra che pesa su Pietro Koch e gli altri torturatori di Villa Triste. Perché lui ci godeva.
Voi Letta, voi M. , voi Prodi; voi Bonino e Cottarelli; voi Riccardi; voi giornalisti di regime, tanto “progressisti”.
Voi Letta, voi M. , voi Prodi; voi Bonino e Cottarelli; voi Riccardi; voi giornalisti di regime, tanto “progressisti”.
Basta dirne una, di voi: il governo tedesco ha riconfermato Jens Weidman di nuovo a capo della Bundesbank, la banca centrale, il che gli dà un posto nel consiglio della BCE. Solo pochi giorni fa, un tentativo del governicchio giallo-verde di esprimere una preferenza in una carica di Banca d’Italia, è stata accolta da vostri urli (e dalle censure occulte e palesi del Quirinale) quasi fosse un colpo d i Stato, un attentato garvissimo contro “l’autonomia della banca centrale”. Ebbene: il vostro silenzio dice che voi siete i repubblichini di questo Quarto Reich, e collaborate all’oppressione e al sopruso delle “leggi” germaniche non uguali per tutti.
Voi “PiùEuropa” ; voi Draghi, sarete giudicati per la vostra collaborazione con il sistema anti-umano e criminale che – con il sequestro della sovranità monetaria – ha distrutto il 25% delle industrie italiane e la vostra consapevole collaborazione a ai cinque milioni di poveri. Vi attende una Norimberga.
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