Prevista una serie di misure di prevenzione che riguarderanno salute, presidio del territorio e tutela ambientale. Lo stop a chi inquina in un decreto previsto a gennaio.
È stato firmato in prefettura a Caserta il Protocollo d’Intesa sulla Terra dei Fuochi; il documento è stato sottoscritto dal premier Conte e dai due vice Di Maio e Salvini. Subito dopo è cominciata una conferenza stampa nella prefettura di Caserta a cui non ha preso parte Salvini. «Si scusa perché aveva impegni al Viminale», ha riferito il premier Conte. Poco prima il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva lasciato la prefettura di Caserta convocando a sua volta un incontro con la stampa nella Reggia di Caserta.
Il governo mette in campo un «piano di azione contro i roghi nella Terra dei Fuochi» ciò dimostra la «particolare sensibilità e determinazione del governo nel contrastare il fenomeno delle discariche abusive e degli incendi dolosi. Abbiamo un obiettivo ben preciso tutelare la salute delle popolazione della Terra dei Fuochi, che d’ora in poi chiameremo Terra dei Cuori» ha detto il premier Conte. «In quasi ogni regione italiana c’è una `terra dei fuochi´ e se cominciamo a debellarla da qui riusciremo a farlo ovunque. Scegliamo la strada più difficile ed è quella del protocollo che ogni giorno ci impegna a controllare che si stia lavorando per ridare il diritto a respirare ai cittadini di questa terra ha detto il vice premier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio....
Entrando nel dettaglio, il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha spiegato che «il piano si divide in 3 ambiti: salute, tutela ambientale, presidio del territorio e consiste in 25 misure di prevenzione, oltre a quelle che andranno a coprire l’incendio dei rifiuti». È prevista anche la chiusura per aziende abusive che producono e interrano rifiuti (la misura verrà esplicitata in un decreto a gennaio). Un altro criterio di intervento sarà quello secondo cui «chi inquina meno pagherà meno» come ha specificato lo stesso Costa.
Sui termovalorizzatori, argomento che ha messo l’un contro l’altro negli ultimi giorni i due leader della coalizione, le posizioni restano invariate. «Per costruire un inceneritore ci vogliono 5-6 anni, noi ora dobbiamo affrontare l’emergenza: dobbiamo aumentare il livello di raccolta differenziata e coinvolgere le comunità» ha detto Di Maio. Mentre fonti della Lega hanno fatto sapere che Salvini prossimamente andrà a Copenaghen a visitare il nuovo termovalorizzatore a inquinamento zero, sul cui tetto è prevista anc he la costruzione di una pista da sci.
19 novembre 2018 (modifica il 19 novembre 2018 | 18:33)
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