Buon giorno a tutti.
Sabato 8 aprile, al banchetto in via Tiziano Lanza, si è fermato un gentile e ...preparato signore...al quale avevo offerto il nostro giornalino e il "mio santino". Mi ha preso in parte e mi ha chiesto, di primo acchito..."cosa avete in mente per il lavoro"...Le ho promesso che gli avrei risposto: fatto!
- Bozza su....Grugliasco lavora e studia
- Ripartiamo da...Lavorare in Corso Allamano.
L’area
industriale compresa nel triangolo c.so Allamano, Str. Del Portone e
via Crea è una delle più estese d’Europa. Ancora di più se si
considerano le propaggini adiacenti dell’ITCA, ex Pininfarina. Eppure le grandi aziende non ci sono
quasi più, oltre il 50% degli immobili a destinazione industriale
sono oggi vuoti. In qualche caso sono in attesa di ristrutturazioni
per ospitare nuove attività, in altri attendono che una variante
urbanistica li trasformi in spazi per supermercati e attività
commerciali ad alto consumo di suolo (esposizioni, concessionarie…)
e sempre alla ricerca di assi viari ad alta densità di traffico.
Ogni volta che una fabbrica viene
riconvertita ad altro uso è lavoro che se ne va definitivamente. Non
vogliamo e non possiamo permetterlo...
Per
questo la nuova amministrazione indirà nell’autunno una Conferenza
di corso Allamano, invitando la politica
e gli imprenditori e i sindacati a sperimentare un nuovo modello di
produzione e di relazioni industriali limitatamente all’area in
questione. Si trasformerà un’area in declino industriale in
un’occasione per ridefinire regole, rispetto e gestione del
territorio. L’obbiettivo è non solo attrarre investimenti e
attività, ma saldare insieme tecnologie, green economy,
investimenti, relazioni sindacali e rapporti con le autorità
politiche nazionali e locali, alla ricerca di un modello di rilancio
della manifattura che dia valore al lavoro e ai lavoratori, che premi
gli investimenti e che ridisegni un modello di economia sostenibile
per uscire dalla recessione. Decisive in questo campo sono le…- Infrastrutture (materiali e immateriali).
L’area
in questione è servita ottimamente da ogni forma di trasporto
collettivo (scalo merci di Orbassano, SITO, tangenziali e autostrade)
ed attraversata da cavidotti per la trasmissione dati ad alta
velocità, dunque può godere di un’ottima posizione di partenza.
Unitamente
alla infrastrutture che possono agevolare la progettualità per un
rilancio del polo industriale di c.so Allamano, la città dispone di
una rete di teleriscaldamento
che era collegata alla posa di cavidotti che avrebbero permesso un
agevole collegamento di tutte le abitazioni con una rete di
trasmissione dati ad alta velocità. Nello stesso modo occorrerà rimettere mano ai contratti
di cessione del ramo d’azienda che privano la città del controllo
dell’azienda che il Comune aveva creato per realizzare il progetto.
- Scuola e formazione.
La
costruzione di una rete dati ad alta velocità è maggior ragione
fondamentale vista la presenza sul territorio di soggetti importanti
sul piano della formazione
e dell’educazione
delle nuove generazioni: oltre alle Facoltà universitarie
(attualmente Agraria e Medicina Veterinaria, in futuro SMF e
Farmacia), l’ITIS E. Majorana di via Baracca, le scuole superiori
del complesso del Barrocchio, la Scuola di Carità Arti e Mestieri,… solo per citare le scuole superiori e di formazione
professionale.
L’amministrazione
deve riprendere il filo del coordinamento fra queste importanti
istituzioni cittadine, aiutandole a promuovere la loro attività,
stimolandone le eccellenze e incoraggiandole a mettersi in gioco e a
disposizione di progetti europei che rilancino anche la loro
vocazione. Occorre riprendere con forza a investire nel
miglioramento delle strutture scolastiche, al confort degli stessi e
alla loro manutenzione puntuale, finalizzata a realizzare e mantenere
ambienti di studio gradevoli, puliti e dotati di tutte le
attrezzature che servono al miglioramento della didattica.
Ad esempio, il progetto “Un
pc per ogni studente” può da subito
essere esteso alle classi terminali del ciclo elementare e al
triennio della scuola media inferiore, con minima spesa e massimo
coinvolgimento di allievi, famiglie, docenti e formatori. Importante
anche incentivare forme di intesa con l’Università e le scuole
superiori per attivare borse di studio e stages per studenti
meritevoli, magari coinvolgendoli nella gestione e preparazione delle
attività de Le Serre e di quelle a favore delle scuole dell’obbligo.
- Energie alternative e green economy.
Quando
si ragiona di settori produttivi
nei quali sono possibili investimenti e sviluppi promettenti, il
novero delle attività è in larga parte riconducibile alla
produzione di energia. Il lavoro, quello buono e che non finisce al
termine di ogni commessa, è quello collegato al risparmio
energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla
ricerca del risparmio anche nella gestione dei processi produttivi
“pesanti”, alla razionalizzazione della distribuzione delle
merci, delle informazione e dei dati. Accanto a questo settore
multiforme, si vanno affermando le attività di “ingegneria
ambientale” collegate in larga parte
dalla crescente insostenibilità a fronte dello scadere della qualità
del suolo, dell’acqua, dell’aria.
Queste
sono le due linee di rettrici su cui sviluppare una Green
area in c.so Allamano, dedicata allo
studio, alla sperimentazione e alla produzione di apparecchi e
sistemi di risparmio energetico e riqualificazione ambientale, in
collegamento con le importanti industrie che ancora vi operano.
Certamente questo filone produttivo rappresenta il futuro e
l’amministrazione comunale dovrà richiamare operatori e offrire
incentivi e facilitazioni che incoraggino l’insediamento e la
produzione di lavoro qualificato. Come progetto pilota a carattere
dimostrativo l’Amministrazione realizzerà un piano energetico
degli edifici pubblici basato su fonti energetiche alternative al
petrolio in modo da dimostrare come sia possibile coniugare risparmio
economico e rispetto dell’ambiente, a tutto vantaggio della salute
dei cittadini.
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