martedì 26 luglio 2016

Giulietto Chiesa: L'estate del terrore, un impazzimento dell'Occidente



Dopo una prima fase di un terrorismo organizzato da settori dei servizi, siamo a una seconda fase emulativa, figlia del caos creato prima. 
Colloquio al telefono con Giulietto Chiesa a cura di Lucia Bigozzi.

"Tutto ciò che sta accadendo è la prima volta. Penso che ci sia un terrorismo organizzato subdolamente da diversi centri di potere, inclusi i centri europei legati ai servizi segreti. Ma c'è anche una seconda fase che si sta innescando ora: il terrorismo per squilibrio, per imitazione, per impazzimento generale. E' l'Occidente che ha creato il caos globale .". Analisi lucida ma inquietante che Giulietto Chiesa, giornalista, scrittore ed esperto di scenari geopolitici, argomenta nella conversazione con Intelligonews commentando l'ennesima scia di sangue in Francia, stavolta in una chiesa. 

Cosa è successo in Francia? Per la prima volta si uccide in una chiesa e gli attentatori avrebbero inneggiato al Daesh. Si tratta di squilibrati che si ispirano alla logica del terrore del Daesh oppure si tratta di veri e propri soldati dell'Isis?

"Colgo la sua impressione: è la prima volta. Tutto quello che sta accadendo è la prima volta. Col camion a Nizza è stata la prima volta, lo sparatore nel centro commerciale a Monaco è stata la prima volta, l'attentato di oggi a Rouen è la prima volta, quello che è successo in Giappone con l'assassinio di 19 persone per mano di un pazzo col coltello in un ospedale per disabili è la prima volta. Noi siamo di fronte a una serie di eventi che sono tutti la 'prima volta'...... Io credo che dobbiamo riflettere sul fatto che ci sia un contesto generale che crea questi episodi; noi siamo in preda a un caos globale che è stato creato - la mia opinione la ripeto da sempre - dall'Occidente; è l'Occidente che ha creato il caos globale e adesso sta emergendo una risposta impazzita per la quale milioni di persone sono letteralmente fuori di testa per via di una situazione che non capiscono, non sanno dominare o gestire. E vedendo gli esempi che vengono moltiplicati su scala planetaria dai mass media e dalle televisioni, gradualmente, molte di queste persone che non sono in equilibrio vengono incoraggiate dall'esempio. In questo modo siamo di fronte a una moltiplicazione per imitazione". 

E quindi che idea si è fatto?

"Io ritengo che ci sia un terrorismo organizzato subdolamente da diversi centri di potere, inclusi i centri europei legati ai servizi segreti. Ma c'è anche una seconda fase che si sta innescando ora: il terrorismo per squilibrio, per imitazione, per impazzimento generale". 

In questo si può leggere l'elemento dell'odio contro l'Occidente cristiano nell'idea di 'guerra santa' che l'Isis ha dichiarato proprio all'Occidente, oppure è solo violenza cieca? 

"Ci saranno anche componenti simboliche-religiose. Il Cristianesimo occidentale è in qualche misura equiparato all'Occidente e in questa ottica anche un rivolo che vada direttamente contro i cristiani, lo trovo "normale" in una situazione come questa. Del resto, se questa corrente di attentatori si ricollega al Daesh, lo stesso Daesh in Siria ha fatto cose molto più gravi di queste: ha bombardato, massacrato, distrutto perfino i monumenti della cristianità che ha trovato in Siria. Bashar al-Assad pur essendo musulmano non aveva minimamente perseguitato i cristiani, invece Daesh ha dato l'assalto ai simboli della cristianità: che lo faccia in Siria o in Francia non è molto differente; solo che in Siria lo ha fatto come azione militare contro comunità intere massacrate, mentre in Francia siamo di fronte a un episodio che ha una connotazione molto più piccola". 

Francia, Germania, ancora Francia. La domanda ricorrente è: toccherà all'Italia? E come dobbiamo attrezzarci rispetto all'idea di un pazzo che ad esempio sale su un autobus e con un coltello si mette a sgozzare i passeggeri? 

"Credo che la popolazione italiana si sia già attrezzata psicologicamente; ritengo che nessuno sia così stupido da pensare che non accadrà anche a noi. Io penso che accadrà anche a noi". 

Ma ci sono contromisure minime che possiamo adottare magari negli spostamenti quotidiani?

"Non penso proprio. Io sto pensando a me stesso in una situazione analoga, credo che sarei colto di sorpresa come chiunque: non è parabile perché è il sintomo di una malattia collettiva. L'organismo umano è una comunità di miliardi di cellule e non possiamo controllarle tutte. Torno alla politica: chi ha creato le condizioni per il caos globale non poteva non immaginare che questo si sarebbe tradotto in un caos che coinvolge milioni di persone". 
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