PS: <<Il presidente del Consiglio intervistato su La 7 respinge le critiche dei rappresentanti dei lavoratori: "Noi siamo pronti ad ascoltare, ma se vogliono fare le leggi si facciano eleggere">>...“Trattare cosa? La cosa surreale è che Susanna Camusso dica che si deve trattare”. Matteo Renzi ancora contro il sindacato e contro la segretaria della Cgil. E’ un nuovo round e il presidente del Consiglio, intervistato da “Otto e mezzo” su La 7>>...non oso pensare cosa sarebbe successo se tali frasi, ingiuriose e fascistelle, nel confronti dei Sindacati, le avesse pronunciate Berlusconi....!...ma "lui", quando è stato eletto?....
umberto marabese
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....difende il tavolo di poche ore prima quando i ministri di Economia e Lavoro hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori per parlare della manovra del governo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/27/legge-stabilita-i-sindacati-incontro-ministri-non-mandato-surreale/1174549/
All’uscita si sono lamentati di non aver potuto “trattare”: “I ministri”, ha detto Camusso, “non avevano il mandato per discutere. Incontro surreale“. E a loro risponde il presidente del Consiglio: “E’ giusto che il sindacato faccia trattative, ma con gli imprenditori. Non con il governo. Se per anni si è pensato che per fare una legge bisogna chiedere il permesso ai sindacati, ci siamo sbagliati. E’ arrivato il momento che ciascuno in Italia torni a fare il suo mestiere. Le leggi si fanno in Parlamento. Sulla legge di stabilità si tratta in Parlamento. Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio. Io ho detto ai ministri che siamo disponibili ad ascoltare, ho detto che questa è la nostra manovra. Se hanno considerazioni da fare li ascoltiamo, se gli viene più comodo possono mandarci una mail, ma è ora di finirla di pensare che si alza uno e blocca gli altri”.......
Renzi prende poi le distanze dalle parole di Davide Serra, il finanziere renziano che alla Leopolda ha parlato di necessità di limitare i licenziamenti nella pubblica amministrazione creando molte polemiche anche all’interno del Pd:
“Non sono d’accordo, non credo che il diritto di sciopero sia da limitare. E’ un diritto sacrosanto e Silvia Fregolent ha già risposto dal palco. Ma è legittimo che ci siano luoghi in cui si discute mentre non va la rappresentazione della Leopolda dove basta mezza affermazione di Serra per aprire polemiche”.
E mentre scarica l’amico Serra, Renzi al tempo stesso non si risparmia un attacco alla sinistra Pd. Liquida le ombre di una scissione con lo slogan che il Partito democratico ha preso oltre il 40 per cento: “C’è una parte che immagina un raggruppamento molto più di sinistra radicale. Landini ha idee diverse dalle mie ma proprio per questo mi piace dialogare con lui. Esiste già qualcosa a sinistra del Pd che alle regionali ha preso il 4,3 mentre il Pd il 40 per cento”. Ma respinge la scissione: “Non credo alla scissione del Pd, credo che sarebbe il colmo, abbiamo aperto le porte per arrivare al 41%. La politica chiede lo sforzo di ascoltarsi ma io vorrei che passasse che al governo ascoltiamo tutti ma non ci facciamo fermare da nessuno. Sono anni che politica si è fermata”.
Il contenzioso con l’Europa è chiuso? “Credo di sì”. A Bruxelles “trovo talvolta un atteggiamento pregiudiziale contro l’Italia”, e ad averlo sono soprattutto “i funzionari e i tecnici”. Così il premier Matteo Renzi a ‘Otto e mezzò su La7. Renzi ha aggiunto che in Europa l’Italia viene spesso vista con lo studente bravo ma svogliato. Io difendo l’orgoglio dell’Italia. “Io ho dalla mia parte 11 milioni 200mila italiani che hanno votato alle scorse elezioni”, il Pd “ha preso più voti di Merkel, della Cdu”.
Anche perché, secondo Renzi, la legge di stabilità permetterà di far crescere l’Italia: “Noi siamo convinti che con la legge di stabilitàavremo il segno più dopo anni di segno meno. Certo dipende da quanto riparte l’economia internazionale ma io credo che sarà dell’0,6. Il punto non è quanti decimali ma se tornerà a crescere l’occupazione e e se torna la fiducia. E spero di più dello 0,1 o 0,2 per cento”.
Poi apre ai 5 stelle sulla questione della legge elettorale e sull’elezione per la Consulta. “I capigruppi di Camera e Senato nei prossimi giorni sono pronti a incontrare i 5 stelle. Mi appello allaparte seria di Grillo. Noi cercheremo di aprire ai grillini anche sull’elezione della corte costituzionale. Io spero che nelle prossime ore possa esserci un incontro con i capigruppo del Pd che sono disponibili ad aprire un ragionamento con i cinque stelle”. Dei voti grillini, il presidente del Consiglio avrà bisogno anche per l’elezione dei due giudici della Corte costituzionale. Tanto che Renzi ammette in diretta che si può convergere su di un nome diverso daLuciano Violante: “Se ci sono condizioni politiche su un nome diverso assolutamente sì, lo sa anche Violante che è un servitore delle Istituzioni che se serve per superare il blocco i nomi si cambiano”.--------------
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