domenica 9 febbraio 2014

VERSO IL VOTO “Chiamparino-Pd, faccia di tolla”

PS: "chiampa", il candidato del Pd alla Presidenza della Regione Piemonte << ...e non si è nemmeno accorto di ciò che avveniva ai Murazzi - che sono a meno di duecento metri dalle finestre di casa sua - come ha candidamente ammesso, dicendo di non ricordare nulla, ai magistrati, ricevendo in cambio un’assoluzione lampo...>>...un  altro esempio che fa comprendere da che parte stà la Magistratura!
 umberto marabese
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Centrodestra replica al candidato in pectore alla successione di Cota: "La dignità dei piemontesi è stata messa a dura prova da lui e dalla Bresso", attacca il forzista Pichetto. "Non ha titoli per impartire lezioni di moralità", controbatte il leghista Carossa
Ipocrita, moralizzatore d’accatto, dissipatore di denaro pubblico. Com’era prevedibile le parole di Sergio Chiamparino, pronunciate nella sua prima uscita pubblica da candidato in pectore alla presidenza della Regione, hanno scatenato una dura reazione del centrodestra. All’accusa di aver compromesso l’autorevolezza dell’istituzione e calpestato la dignità dei piemontesi, lanciata stamane nel suo intervento alla convention di Scelta Civica, le forze che sostengono il governo di Roberto Cota replicano addebitando al centrosinistra le responsabilità dell’attuale situazione. Aprendo, nei fatti e in attesa del pronunciamento di martedì del Consiglio di Stato, la campagna elettorale, che si preannuncia infuocata.......

 
Attacca Gilberto Pichetto nella sua duplice veste di vicepresidente della Regione e coordinatore di Forza Italia: «La dignità e la tolleranza dei piemontesi sono state messe a dura prova dai disastri finanziari ereditati dalla Giunta Bresso che, ricordo, ci ha lasciato una voragine plurimiliardaria, per non parlare della Giunta Comunale Chiamparino che ha portato Torino ad essere la città più indebitata d’Italia nonostante la grande occasione offerta dalle Olimpiadi del 2006». Per il numero due di piazza Castello «prima di ergersi moralizzatori e salvatori della patria sarebbe opportuno confrontarsi con quanto ciascuno di noi ha fatto concretamente». Più sfumata la posizione del governatore Cota: «Chiamparino non cerchi scorciatoie. Alla scadenza naturale del 2015 potrà dimostrare quello che vale. Penso che ci sia tanta gente in giro che voglia ribellarsi al piatto che vogliono servire. E a proposito di autorevolezza e decoro, le elezioni le abbiamo vinte con i veri voti del piemontesi».
 
Molto più velenoso il commento di Mario Carossa, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris, che accusa Chiamparino di ipocrisia: «La credibilità che lui invoca per la Regione, il Piemonte guidato da Cota se l’è già guadagnata sul campo, aggiustando i disastri economici lasciati dalla giunta Bresso. Che poi sia proprio Chiamparino a fare la predica, lui che ha lascito Torino coperta da talmente tanti debiti che ha dovuto uscire dal patto di stabilità per non fallire, è semplicemente scandaloso». Per l’esponente del Carroccio, a lungo consigliere in Sala Rossa, il decennio trascorso da Chiamparino al vertice dell’amministrazione comunale è assai poco lusinghiero e, soprattutto, non gli consente di impartire lezioni: «Come sindaco è stato semplicemente disastroso, ha contratto derivati per più di un miliardo di euro facendo debiti che dovranno pagare i nostri figli e ha messo la città alle corde lasciando poi la patata bollente dei buchi di bilancio ai suoi successori. E non si è nemmeno accorto di ciò che avveniva ai Murazzi - che sono a meno di duecento metri dalle finestre di casa sua - come ha candidamente ammesso, dicendo di non ricordare nulla, ai magistrati, ricevendo in cambio un’assoluzione lampo».
 
E se Carossa lo battezza come “smemorato di Collegno”, invitandolo a farsi da parte e a godersi la lauta pensione («in fondo l’età è quella giusta»), il leader dei Fratelli d’Italia Agostino Ghiglia ironizza sull’ennesima poltrona «acchiappata», quella di presidente della Consiglio di Stato: «Facciamo i complimenti a Chiamparino per aver acchiappato la quarta poltrona della sua carriera: parlamentare, sindaco, banchiere, ed ora… presidente del Consiglio di Stato, honoris causa». Altrimenti,  prosegue Ghiglia «non si comprenderebbe quali arti divinatorie lo portino a parlare con tale certezza di elezioni, di campagna elettorale e di liste pulite: qualora non fosse chiaro, e fino a prova contraria, la Giunta Cota è nel pieno delle sue funzioni, in attesa che si esprima l’ultimo grado di giudizio amministrativo. A meno che Chiamparino non sia diventato, con l’esperienza, un veggente, per ora le prossime elezioni regionali sono calendarizzate nella primavera del2015.

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