PS: "chiampa", il candidato del Pd alla Presidenza della Regione Piemonte << ...e non
si è nemmeno accorto di ciò che avveniva ai Murazzi - che sono a meno di
duecento metri dalle finestre di casa sua - come ha candidamente
ammesso, dicendo di non ricordare nulla, ai magistrati, ricevendo in
cambio un’assoluzione lampo...>>...un altro esempio che fa comprendere da che parte stà la Magistratura!
umberto marabese
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Centrodestra replica al candidato in pectore alla successione di
Cota: "La dignità dei piemontesi è stata messa a dura prova da lui e
dalla Bresso", attacca il forzista Pichetto. "Non ha titoli per
impartire lezioni di moralità", controbatte il leghista Carossa
Ipocrita, moralizzatore d’accatto, dissipatore di denaro pubblico. Com’era prevedibile le parole di Sergio Chiamparino, pronunciate nella sua prima uscita pubblica
da candidato in pectore alla presidenza della Regione, hanno scatenato
una dura reazione del centrodestra. All’accusa di aver compromesso
l’autorevolezza dell’istituzione e calpestato la dignità dei piemontesi,
lanciata stamane nel suo intervento alla convention di Scelta Civica, le forze che sostengono il governo di Roberto Cota replicano
addebitando al centrosinistra le responsabilità dell’attuale
situazione. Aprendo, nei fatti e in attesa del pronunciamento di martedì
del Consiglio di Stato, la campagna elettorale, che si preannuncia
infuocata.......
Attacca Gilberto Pichetto nella sua duplice veste di vicepresidente della Regione e coordinatore di Forza Italia: «La dignità e la tolleranza dei piemontesi sono state messe a dura prova dai disastri finanziari ereditati dalla
Giunta Bresso che, ricordo, ci ha lasciato una voragine
plurimiliardaria, per non parlare della Giunta Comunale Chiamparino che
ha portato Torino ad essere la città più indebitata d’Italia nonostante
la grande occasione offerta dalle Olimpiadi del 2006». Per il numero due
di piazza Castello «prima di ergersi moralizzatori e salvatori della
patria sarebbe opportuno confrontarsi con quanto ciascuno di noi ha
fatto concretamente». Più sfumata la posizione del governatore Cota:
«Chiamparino non cerchi scorciatoie. Alla scadenza naturale del 2015
potrà dimostrare quello che vale. Penso che ci sia tanta gente in giro
che voglia ribellarsi al piatto che vogliono servire. E a proposito di
autorevolezza e decoro, le elezioni le abbiamo vinte con i veri voti del
piemontesi».
Molto più velenoso il commento di Mario Carossa, capogruppo della Lega Nord a
Palazzo Lascaris, che accusa Chiamparino di ipocrisia: «La credibilità
che lui invoca per la Regione, il Piemonte guidato da Cota se l’è già
guadagnata sul campo, aggiustando i disastri economici lasciati dalla
giunta Bresso. Che poi sia proprio Chiamparino a fare la predica, lui
che ha lascito Torino coperta da talmente tanti debiti che ha dovuto
uscire dal patto di stabilità per non fallire, è semplicemente scandaloso».
Per l’esponente del Carroccio, a lungo consigliere in Sala Rossa, il
decennio trascorso da Chiamparino al vertice dell’amministrazione
comunale è assai poco lusinghiero e, soprattutto, non gli consente di
impartire lezioni: «Come sindaco è stato semplicemente disastroso, ha
contratto derivati per più di un miliardo di euro facendo debiti che
dovranno pagare i nostri figli e ha messo la città alle corde lasciando
poi la patata bollente dei buchi di bilancio ai suoi successori. E non
si è nemmeno accorto di ciò che avveniva ai Murazzi - che sono a meno di
duecento metri dalle finestre di casa sua - come ha candidamente
ammesso, dicendo di non ricordare nulla, ai magistrati, ricevendo in
cambio un’assoluzione lampo».
E se Carossa lo battezza come “smemorato di Collegno”, invitandolo a
farsi da parte e a godersi la lauta pensione («in fondo l’età è quella
giusta»), il leader dei Fratelli d’Italia Agostino Ghiglia
ironizza sull’ennesima poltrona «acchiappata», quella di presidente
della Consiglio di Stato: «Facciamo i complimenti a Chiamparino per aver
acchiappato la quarta poltrona della sua carriera: parlamentare, sindaco,
banchiere, ed ora… presidente del Consiglio di Stato, honoris
causa». Altrimenti, prosegue Ghiglia «non si comprenderebbe quali arti
divinatorie lo portino a parlare con tale certezza di elezioni, di
campagna elettorale e di liste pulite: qualora non fosse chiaro, e fino a
prova contraria, la Giunta Cota è nel pieno delle sue funzioni, in
attesa che si esprima l’ultimo grado di giudizio amministrativo. A meno
che Chiamparino non sia diventato, con l’esperienza, un veggente, per
ora le prossime elezioni regionali sono calendarizzate nella primavera
del2015.
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