giovedì 7 novembre 2013

BRUTTA STORIA DEL Pd torinese: Appoggiava la destra e telefonava al boss il nuovo Segretario del circolo di Barriera di Milano.

PS:<< Spuntano altri inquietanti particolari su Iatì, neo eletto segretario Pd di Barriera di Milano. Oltre alle condanne per furto, ricettazione e maltrattamenti in famiglia, pure legami con Praticò, affiliato alla 'ndragheta. In serata arrivano le dimissioni.>>....a quanto pare"i verginelli" del Pd l'hanno "dato a tutti".....secondo me la colpa e di Berlusconi!
umberto marabese
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 Non solo qualche furto di gioventù. Il curriculum di Vincenzo Iatì, nuovo segretario del circolo democratico di Barriera di Milano, quartiere popolare a nord di Torino, si arricchisce di altri particolari inquietanti, secondo quanto si legge nella relazione 2012 della Commissione parlamentare antimafia relativa all’inchiesta Minotauro. Nei documenti è, infatti, contenuta una intercettazione fra Iatì e Antonio Mungo, candidato per il centrodestra al Consiglio comunale di Borgaro durante le consultazioni del 2009 e sostenuto da Benvenuto Praticò, indicato come appartenente al “Crimine” della 'ndrangheta, con la dote di "quartino", secondo livello della gerarchia. A mettere i due in contatto, come emergerebbe dalla conversazione telefonica, sarebbe stato proprio Iatì, contattato da Mungo per ottenere un aiuto alle elezioni......


Per carità, nulla di penalmente rilevante, ma certo è un altro elemento che rende ancor più periclitante la posizione del segretario democratico, allontanato dai Moderati e poi passato al Partito democratico dove è stato candidato in quattro e quattr’otto alla segreteria del circolo dalla componente fassinian-renziana che sosteneva Fabrizio Morri al provinciale. Una candidatura particolarmente caldeggiata dall'area che fa capo al consigliere regionale Andrea Stara, di cui la presidente della VI Circoscrizione, Nadia Conticelli, è collaboratrice. E, dettaglio non proprio marginale, Iatì siede proprio tra i banchi del Pd nel parlamentino di quartiere.

Un passato, quello di Iatì, che gli è ripiombato davanti agli occhi questa mattina, quando sulle pagine locali di Repubblica è stata ripercorsa la sua carriera criminale, che inizia proprio a Borgaro nel 1995 con un tentato furto di un’auto e che si chiude nel 2006, tra varie peripezie, tra le quali si annoverano anche i reati di ricettazione e un arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia.

Sarebbe stato proprio il neo segretario Morri, dopo un breve confronto con il suo predecessore Alessandro Altamura, ad aver contattato in queste ore Iatì per chiedergli un passo indietro. Le dimissioni sono state ufficializzate pochi minuti fa in una nota su Facebook. A questo punto il Partito democratico non potrà far altro che accoglierle, commissariare il circolo e indire un nuovo congresso.

Di seguito il testo della relazione della Commissione bicamerale antimafia in cui compare il nome di Iatì:
L’analisi del contenuto delle intercettazioni sui telefoni cellulari in uso a PRATICÒ permetteva di dimostrare contatti con esponenti dell’amministrazione locale di Borgaro finalizzati ad un interessamento di PRATICO’ nella campagna elettorale delle consultazioni dell’anno 2009. Risultava anche che MUNGO Antonio, candidato consigliere del comune di Borgaro Torinese, incaricava, nel mese di ottobre 2008, IATÌ Vincenzo, di rintracciare qualcuno che potesse "aiutarlo" per le elezioni e quest’ultimo per tale incombenza si rivolgeva a PRATICÒ Benvenuto.

http://www.lospiffero.com/cantina/appoggiava-la-destra-e-telefonava-al-boss-13389.html

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