martedì 9 aprile 2013

Quando l'America vota(...impone...) per il Quirinale.

PS: Perchè questo esplicito articolo proprio in prossimità dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica'? ...ovvio..."guardate che il nuovo Presidente lo scegliamo noi, come da sempre....! (spiegatelo anche a PdBersani...)
umberto marabese







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Da Lockheed a Bilderberg: senza le credenziali degli americani e in specie delle grandi banche d'affari oggi nessuno può pensare di aspirare seriamente al Quirinale. L'ambasciatore Usa negli anni di Scalfaro: "I dc erano tristissimi per Mani Pulite, sembrava di essere a un funerale". di CONCITA DE GREGORIO
L'OMBRA dell'America è verde come il colore dei dollari. Tuona come le armi che varcano l'oceano in perpetuo e spesso illecito commercio. Parla la lingua dei banchieri, la sola lingua degli affari. Si affaccia sull'Italia dalla postazione mediterranea di Israele, si ammanta del velluto della diplomazia quando riunisce a convegno i potenti del mondo, a centinaia e a porte chiuse, in esclusive dimore in cui confortati da coppe d'argento colme di praline si discute di come "favorire le relazioni economiche fra blocchi".
L'INCHIESTA PARTE 1 / PARTE 2 / PARTE 3 / PARTE 4
Di soldi, in pratica. Di soldi e di chi li gestisce. C'è un momento esatto della storia in cui tutto questo, di solito materia per complottisti appassionati della letteratura di genere, diventa chiaro e inconfutabile. È un discorso pubblico. Quello che il senatore Frank Church fa al Senato
degli Stati Uniti mentre esibisce le prove  -  trascrive il New York Magazine, siamo nel 1976 - che "la Lockheed corporation ha pagato tangenti in almeno 15 paesi e in almeno sei ha provocato crisi di governo".
http://www.repubblica.it/politica/2013/04/09/news/quando_l_america_vota_per_il_quirinale-56245829/

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