umberto marabese
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a cura dei Pixel - Megachip.
But something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
Bob Dylan, “Ballad of a thin man”
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
Bob Dylan, “Ballad of a thin man”
1. E così abbiamo il governo Letta. Una punizione ingiusta anche per un Paese sciagurato come il nostro.
L’incrollabile
liberismo di questo premier, novello come gli articoli di un
robivecchi, è noto. Ricordiamo solo che quando nel 2000 da ministro
dell’Industria mise mano a quella del gas, si vantava di essere più liberista della signora Thatcher. Teniamolo a mente, così tanto per regolarci. Possiamo pensare a spezzatini di ENI, di Finmeccanica e, last but not least, alla privatizzazione di bisturi, cateteri, padelle e pappagalli.
Questo
governo è un esito previsto, essendo una logica conseguenza della
rielezione di Napolitano, che a sua volta è la logica conseguenza di se
stesso: voleva, fortissimamente voleva, le grandi intese e le ha
ottenute. E non si dica che il PD ne è una vittima, perché il nucleo
dirigente di quel partito voleva quel che voleva Napolitano. O quanto
meno non voleva quel che Napolitano non voleva.
Tutto quadra e dar la colpa ai 5 Stelle è una scusa a cui non credono nemmeno alle elementari.
Ha
infatti ragione Travaglio a sottolineare che la (ri)elezione di
Napolitano ha un certo sapore mafioso (il che vuol dire che il resto
erano specchietti per le allodole). Ma, aggiungeremmo, beffardamente
mafioso: il Porcellum è stato istituito, accettato e tenuto stretto
dalle prepotenti segreterie di tutti i partiti, con la scusa, buona per
il volgo disperso, che le preferenze erano una “firma”. Poi, per
rieleggere il peggior presidente della storia repubblicana, il PD ha
imposto che le schede dei suoi venissero “firmate” (per “tracciare il
voto”). Se non è un metodo mafioso e ben finalizzato questo …
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