L'epigono di Vendola fa incetta di poltrone: segretario provinciale del partito, presidente dell'assemblea e capogruppo in Sala Rossa. E sulle amministrative decide lui. Minoranze in fibrillazione
Ora che è diventato il numero uno dei vendoliani torinesi, Michele Curto potrà finalmente plasmare il partito a sua immagine e somiglianza, secondo le linee guida proprie di un credo politico maturato più nei movimenti che negli apparati di partito. Ma i nodi da sciogliere non sono pochi per il golden boy della sinistra torinese. I suoi detrattori, che alla fine hanno scelto la strada della minoranza interna, già all’indomani della elezione hanno denunciato la sua “insaziabile fame di potere”. In pochi mesi ha travolto tutto e tutti: è diventato consigliere comunale e capogruppo di Sel in Sala Rossa, contestualmente ricopre il ruolo di (neo) segretario provinciale del partito e di presidente dell’assemblea provinciale...continua...
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/in-sel-si-gioca-a-curto-piglia-tutto-2656.html
PS: In un "partito" che voglia veramente creare una egemonia, non è consentito che ci siano vere opposizioni interne. Dissentire è una cosa ottima sopratutto per la linea dl un partito. Al contrario, che ci siano "tre partitini" è contro ogni sperenza di crescere. Quindi, da "ex dissedente", avanti tutta così!
Ben ritrovati, umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento