Lo "schifo" di Monti per la politica.
Il premier sfregia il Parlamento e zittisce i partiti che gli hanno accordato la fiducia: vietato criticare le istituzioni europee. Nuovo regalo alla Lega. Due settimane. Tanto è durato l’atteggiamento rispettoso di Mario Monti nei confronti del Parlamento, e in definitiva di chi (a differenza di lui) è stato scelto da quella cosa fastidiosa e sempre più inutile chiamata elettori. Sarà stata l’aria da eurocasta burocratica che si respira negli stanzoni del palazzo del Consiglio europeo di Bruxelles, o la consapevolezza che, qualunque cosa dica il premier, la grande stampa continuerà ad adorarlo e un’ampia maggioranza di senatori e deputati non potrà non appoggiarlo. Fatto sta che il pacato ex commissario europeo nella conferenza stampa di ieri ha sfoderato per un istante gli artigli del coniglio mannaro. Spettacolo imprevisto e niente affatto gradevole: «L’Europa non ha bisogno di essere imbrattata sul piano della comunicazione da politici nazionali che trovano comodo dare la responsabilità ad altri», ha detto Monti con tono fattosi acido all’improvviso. Un invito esplicito ai politici nazionali, italiani prima di tutto, a non attribuire all’euro la colpa della tragedia continentale e a non criticare gli uomini e le istituzioni che sorreggono (si fa per dire) la moneta unica europea. Lascino lavorare i leader degli organismi internazionali, unici autorizzati a parlare...continua...
PS: << Così per i senatori leghisti ieri è stata una gioia picchiare sull’infelice uscita di Monti e su chi è costretto a deglutirla senza reagire: «Scopriamo che non solo il Pd e il Pdl devono votare, ma anche stare zitti e il tutto a scatola chiusa. Non si possono neanche permettere di parlare e commentare per non imbrattare l’“ottimo” lavoro dei tecnici. Noi dall’opposizione», infieriscono le camicie verdi, «saremo ben felici di imbrattare»>> Nemmeno i Re Magi del giorno della Befana poteva portare un regalo di tale importanza alla Lega Nord.
Buona notte, umberto marabese
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