di Massimo Fini - Giornalista e scrittore
Si avverte in giro, sotto le rutilanti bellurie che ogni giorno ci vengono ammannite per placare la nostra ansia, un desolante “sensus finis”. Non parlo qui dell’Italia che un tempo, molti secoli fa, fu un luogo importante e oggi è ridotta a uno sputo nell’universo mondo. Parlo dell’Occidente inteso non però in senso tecnico (del resto che cosa sia realmente l’Occidente, termine inquietantemente orwelliano, nessuno è mai stato in grado di precisarlo), ma come modello di sviluppo economico e sociale che ormai coinvolge il mondo intero, da New York agli Urali alla muraglia cinese al Gange...
continua: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/un-futuro-spaventoso/136077/
PS: In particolare è diffuso ormai uno stato di permanente di anomia sopratutto tra i giovani tipico delle società moderne come descrisse benissimo Emile Durkheim, in molte zone ormai tra i 15 e 20 anni la seconda causa di morte è il suicidio ed è in continua ascesa, altro sintomo sono il calo dei posti letto nei reparti di maternità(tanto chissenefrega l’importante sono i gay che si sposano) a dispetto dell’aumento dei posti letto nei reparti di oncologia(lo stress è tra le cause dei tumori) e di psichiatria. Il tutto è frutto non solo della globalizzazione economica ma anche della globalizzazione culturale che spazza via il senso di identità e di appartenenza ad un gruppo sociale o ad una comunità.
Saluti da umberto marabese
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