La Regione: sviluppiamo il teleriscaldamento.
Fino a poco tempo fa nessuno sembrava interessato. Non uno che si facesse avanti per mettere le mani sul «lato B» dell’inceneritore, che permetterà di fornire teleriscaldamento a 17 mila abitazioni. «A noi non serve», diceva Torino. «Troppo costoso connetterlo alle reti», aggiungevano le aziende. Ora che il termovalorizzatore del Gerbido è a poco più d’un anno dalla consegna, invece, la situazione sembra cambiata. Alcune imprese hanno manifestato interesse. C’è Iren, capofila in Italia per il teleriscaldamento. Ma sulla sua scia si sono mossi gruppi minori, alcuni legati ai comuni della cintura: Sei, Aes, Nove, Kinexia. Qualche giorno fa si sono sedute al tavolo con Trm, Regione, Provincia e Comune. E hanno ribadito il concetto: l’interesse può esserci, a patto che si riducano i costi per l’allacciamento alle reti già esistenti...
PS:<<La prospettiva sollevata da Ravello è sostanzialmente condivisa dalla Provincia e dal Comune di Torino. Tanto più che non si tratterebbe di dirottare sullo sviluppo della rete del teleriscaldamento tutti i fondi delle compensazioni - 42 milioni, 12 dei quali già versati ai comuni di Torino, Orbassano, Beinasco, Grugliasco, Rivalta - ma una cifra stimata tra 5 e 8 milioni.....>>
Ecco, la fregatura per i cittadini è proporzionale all'altezza dell'inceneritore: più alto diventa, più basso diventa il gruzzolo per le compensazioni!
Un buon ritrovati da umberto marabese
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