martedì 19 luglio 2011

Missili, razzi anticarro e katiuscia, kalashnikov e munizioni: spariti dalla Maddalena.

Portati via dalla base con un intero arsenale.

TEMPIO PAUSANIA - Missili, razzi anticarro e katiuscia, kalashnikov e munizioni: ne erano piene le gallerie-bunker della Marina militare scavate nell'isola di Santo Stefano, arcipelago della Maddalena. Tanti da armare un esercito. Partite dall'ex Unione Sovietica, destinazione i Balcani in guerra, nel 1994 le armi furono intercettate su una nave nel Canale d'Otranto e sequestrate. Devono essere distrutte, aveva ordinato il tribunale di Torino. Invece due mesi fa missili, razzi e kalashnikov sono stati portati via dal bunker, consegnati dalla Marina all'Esercito, sbarcati nel Lazio, spariti nel nulla. E la magistratura di Tempio, che aveva cominciato a squarciare il mistero - finiti in Libia e in Afghanistan? - è da qualche giorno davanti al muro del segreto di Stato: la presidenza del Consiglio ha imposto l'alt a ogni accertamento sulla destinazione finale delle armi...
continua... http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_19/pinna-missili-maddalena_

PS: <<L'inchiesta del sostituto procuratore di Tempio Riccardo Rossi è partita proprio da qui: perché non sono state distrutte e invece portate via? A chi sono finite? Nel bunker di Santo Stefano ne sono rimaste ancora? Ora il segreto di Stato, un passo che il governo compie soltanto in casi eccezionali.>>
On. D'Alema, lei che è il presidente del comitato parlamentare per la sicurezza, non ne sa niente? Ci faccia sapere, per cortesia, sempre che ciò non le crei disturbo.... 
Saluti da umberto marabese

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