venerdì 8 luglio 2011

Tripoli avvia negoziati con società petrolifere russe e cinesi. Eni contatta i ribelli

 Eni potrebbe avere seri problemi in Libia, se la guerra tra le truppe del leader libico Muammar Gheddafi e i ribelli dell'opposizione andasse nella direzione opposta ai suoi interessi. Secondo alcuni rapporti, il governo Gheddafi avrebbe avviato negoziati con società russe e cinesi per rilevare i progetti della società italiana che opera nel paese. Un funzionario, che non ha voluto essere identificato, ha detto a Reuters che questa revoca è avvenuta senza alcun preavviso e lo stato libico ha cominciato a negoziare con grandi compagnie petrolifere russe e cinesi in modo da farle entrare in una società dedita a questi investimenti. Eni, è il più grande investitore straniero in Libia, e il governo italiano è passato dalla parte delle forze d'opposizione nel mese di aprile. L'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, ha contattato i ribelli a Bengasi a scopo di cooperazione energetica. Il passaggio a fianco dei ribelli è stato visto come un'azione per proteggere la posizione dell'azienda
PS: Prevedo un'inverno freddo, gelido e salatissimo. Ma possiamo forse dargli torto? Certamente no!
Saluti da umberto marabese

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