A Roma si è tenuta la presentazione di Italia sovrana e popolare che vede riuniti in un’unica coalizione Ancora Italia, il Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Comitati No Draghi e Italia Unita.
I punti del programma
Questo il programma con il quale la coalizione si definisce “l’unica alternativa al totalitarismo liberista, guerrafondaio e sanitari”:
– Fuori l’Italia da NATO, UE, euro, OMS.
– Stop all’invio di armi al regime ucraino e basta guerra e sanzioni alla Russia, bisogna ricostruire dei rapporti diplomatici. Archiviare la stagione dell’unipolarismo atlantista per approdare ad un mondo multipolare fondato sulla solidarietà e sovranità di stati affratellati.
– Basta dittatura sanitaria e green pass. Nessun obbligo vaccinale. Attivazione di piani di medicina territoriale e di prossimità. Ristrutturazione generale della sanità pubblica e fine di ogni privatizzazione in questo settore.
– Senza tregua nella lotta alla mafia, alla corruzione e alle organizzazioni criminali, fine del segreto di stato sulla stagione della stragi e sulle responsabilità interne ed internazionali nella strategia della tensione. Una vera riforma della giustizia dalla parte del popolo, con una magistratura non asservita ai poteri forti, a tutela delle ragioni dei più deboli.
– Una assoluta attenzione ai temi del lavoro, azzerando tutta la legislazione relativa alla precarizzazione e agli attacchi al lavoro autonomo. Piena occupazione, salario minimo a 1200 euro, piano di manutenzione nazionale del territorio con forza-lavoro dal reddito di cittadinanza, socialità per invalidi con assegno minimo a 1000 euro, sviluppo del welfare per la famiglia come centro dell’azione sociale.
– Siamo contro il politicamente corretto che cancella cultura e storia, così come siamo avversi alla mercificazione dei corpi usati spesso a discapito dei ceti popolari.
– La difesa dell’ambiente non in senso propagandistico, ma seguendo realmente la filiera delle responsabilità del mercato globale.
– Denuncia della sistematizzazione del terrore come strumento di governo dei popoli respingendo ogni ipotesi di transumanesimo, i cui prodromi sono stati sperimentati durante la gestione del Covid.
– Insediamento commissione d’inchiesta parlamentare sulle scelte dei governi durante l’emergenza.
– Una politica economica che riprenda la programmazione industriale e sociale improntata in senso antiliberista e popolare. Una attualizzazione della lotta di classe nel mondo disumano delle multinazionali.
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