venerdì 6 maggio 2016
LONDRA - "Nell'ultimo secolo le banche centrali sono diventate le guardiane - purtroppo - della sicurezza economica e finanziaria, ma i loro errori possono avere conseguenze catastrofiche": e' la premessa di una dura critica alla Banca centrale europea, contenuta in un articolo pubblicato da David Folkerts-Landau, capo economista di Deutsche Bank, sul "Financial Times".
E' un attacco diretto della principale banca tedesca alla Bce, senza mezzi termini e senza possibilità di un punto di mediazione, come se l'unica via d'uscita rimanessero le dimissioni di Mario Draghi.
"La condotta attuale della Bce indica qualcosa che non va - scrive l'autore -. Dopo i tassi di interesse ai minimi storici e il massiccio programma di alleggerimento quantitativo, la Bce e' passata ai tassi negativi e, nel caso in cui neanche questi servissero a stimolare la crescita e l'inflazione, pensa gia' all'helicopter money".
In pratica, regalare - cioè prestare senza interessi e con tempi di rientro enormemente dilatati - soldi ai cittadini dell'eurozona purchè li spendano e creino così mercato interno.....
"L'Eurotower - prosegue l'articolo - come acquirente di ultima istanza del debito sovrano, sta sottoscrivendo la solvibilita' dei suoi paesi membri piu' indebitati, che non temono piu' l'aumento degli interessi in mancanza di riforme economiche: a sei anni dalla crisi del debito, l'indebitamento e' in aumento e il processo di riforma e' stato abbandonato".
In sostanza, la Bce non applica lo "stile Grecia" a paesi quali l'Italia, il Portogallo, la Spagna, perfino la Francia e il Belgio.
"Il risultato - continua a scrivere Folkerts-Landau - e' che l'area dell'euro e' piu' fragile che mai. I custodi della ricchezza, compagnie di assicurazione, fondi previdenziali e casse di risparmio, guadagnano a stento un rendimento. L'inflazione, prossima a zero, e' nettamente al di sotto dell'obiettivo programmato. Con la crescita anemica, i livelli di indebitamento di alcuni paesi, come l'Italia, sono insostenibili".
"La cosa peggiore - aggiunge l'economista capo della Deutsche Bank, la principale banca tedesca - e' che Francoforte sta venendo meno al suo mandato di promuovere la stabilita': il malcontento popolare per i tassi negativi e l'elevato tasso di disoccupazione alimentano l'ostilita' verso il progetto europeo. La politica monetaria e' diventata la minaccia numero uno per l'eurozona".
E' un'accusa gravissima, è come se Unicredit dichiarasse pubblicamente che la minaccia finanziaria numero uno per il Paese è la Banca d'Italia.
"Che fare? La priorita' - per Folkerts-Landau - e' interrompere la spirale negativa della sfiducia generata da una politica monetaria ultra espansiva: la Bce deve invertire la politica dei tassi negativi per far crescere la fiducia".
In pratica, è una richiesta ufficiale di dimissioni indirizzata a Draghi, perchè ovviamente l'attuale presidente della Bce non potrebbe mai sbugiardare sè stesso. E non basta.
"A cio' si deve accompagnare il ritorno a una valutazione del rischio sovrano basata sul mercato, che incentivi i governi a intraprendere riforme strutturali, la Bce deve lasciare che siano i politici ad affrontare le crisi del debito che inevitabilmente seguiranno in alcuni paesi".
La Deutsche Bank sta invocando il default dell'Italia e dei Paesi dell'Eurozona in sistuazione pericolante, e non sono pochi, anche se l'Italia di gran lunga è quello messo peggio.
"Raramente - conclude l'articolo sul Fiancial Times il capo economista della Deutsche Bank - un'istituzione ha avuto un'influenza cosi' grande sul futuro economico e politico di un intero continente. Questo non e' il momento di seguire un discutibile dogma economico, ma di usare il buon senso: piu' la Bce insistera' con la sua politica monetaria non convenzionale, piu' grande sara' il danno che arrechera' al progetto europeo".
Questo articolo ha un peso enorme. La Deutsche Bank è l'interfaccia diretta nel mercato finanziario tedesco ed europeo della Bundesbank, la banca centrale tedesca. E' impensabile poter affermare che sia stato un attacco solitario. La situazione è davvero allarmante: il mandato di Draghi volge al termeni, tra due anni verrà nominato un nuovo presidente della Bce e sarà tedesco.
Cosa fà e in che modo si muoverà è scritto in questo articolo: spiengerà al default innazitutto l'Italia.
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