Domani presidio a Roma: "Noi non convocati pur essendo coinvolti dall'opera".
Torino
Ventuno sindaci della Valsusa e il presidente della Comunità Montana Valli di Susa e Sangone, Sandro Plano, manifesteranno con un presidio domani davanti a Palazzo Chigi, dove si terrà il tavolo istituzionale sulla linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
L’iniziativa è stata organizzata per esprimere il dissenso sulla scelta da parte del governo, della delegazione di amministratori che rappresenteranno le aree interessate dall’opera. Solo otto dei venti sindaci dei Comuni interessati dal tracciato, infatti, sono stati convocati.
«Tale criterio nella scelta della delegazione - si legge in un documento firmato dai ventuno sindaci e, per solidarietà, anche dal primo cittadino di Sant’Antonino di Susa, Antonio Ferrentino, che invece figura tra i convocati - contrasta con le esigenze di rappresentanza del territorio su un problema così delicato e complesso anche in considerazione della decisione politica di invitare alcuni sindaci, non coinvolti dall’opera, che oltretutto non hanno mai partecipato ai momenti di riflessione sul tema organizzati dall’Assemblea dei Sindaci della Comunità Montana».
Il documento si conclude con la richiesta «che ogni ipotesi progettuale sia presentata formalmente agli Enti Locali come previsto dalla normativa in vigore. Si ribadisce come sempre la disponibilità ad un confronto nel rispetto delle diverse posizioni e dei rispettivi ruoli istituzionali».
L’iniziativa è stata organizzata per esprimere il dissenso sulla scelta da parte del governo, della delegazione di amministratori che rappresenteranno le aree interessate dall’opera. Solo otto dei venti sindaci dei Comuni interessati dal tracciato, infatti, sono stati convocati.
«Tale criterio nella scelta della delegazione - si legge in un documento firmato dai ventuno sindaci e, per solidarietà, anche dal primo cittadino di Sant’Antonino di Susa, Antonio Ferrentino, che invece figura tra i convocati - contrasta con le esigenze di rappresentanza del territorio su un problema così delicato e complesso anche in considerazione della decisione politica di invitare alcuni sindaci, non coinvolti dall’opera, che oltretutto non hanno mai partecipato ai momenti di riflessione sul tema organizzati dall’Assemblea dei Sindaci della Comunità Montana».
Il documento si conclude con la richiesta «che ogni ipotesi progettuale sia presentata formalmente agli Enti Locali come previsto dalla normativa in vigore. Si ribadisce come sempre la disponibilità ad un confronto nel rispetto delle diverse posizioni e dei rispettivi ruoli istituzionali».
PS: E' iniziata male il tavolo istituzionale sulla TAV Torino-Lione.
Un saluto da Umberto Marabese.
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