Gli artigiani contro gli industriali: sbagliato invocare l'uso della forza.
maurizio tropeano
torino
«Noi non vogliamo essere i mandanti di nessuno: vogliamo la Tav usando il buonsenso e le parole, non la violenza. Chi utilizza un altro linguaggio, siano gli antagonisti siano gli imprenditori, si assuma le proprie ed esclusive responsabilità». Piergiorgio Scoffone parla a nome della Casa, la confederazione autonoma degli artigiani (5200 aziende in Piemonte e 310 solo in Valsusa) prende le distanze da Confindustria, Confcommercio e Artigiani del Cna che hanno chiesto al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di garantire anche con la forza - se necessario - l’apertura del cantiere di Chiomonte.
Scoffone ricorda come la Confederazione sia da sempre schierata a favore della realizzazione della Torino-Lione ma «che gentili e responsabili signori (e signore) di mezz’età si possano allineare alle parole d’ordine dei centri sociali utilizzando ed evocando, seppure per conto terzi, la violenza ci pare assurdo e sintomo di imbarbarimento generale». Imbarbarimento che colpisce e danneggia «proprio quelle comunità che, a parole, si vorrebbero non solo tutelare, ma anche contribuire a sviluppare». Ecco perché gli artigiani di Casa sono in «netto disaccordo» con le altre organizzazioni imprenditoriali......
continua.... http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/404544/PS: Ne ero sicuro, le persone per bene c'è ne sono ancoro moltissime: bravi!
Un saluto da Umberto Marabese.
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