Indigna ma non deve stupire troppo l’applauso di solidarietà dell’assise confindustriale di Bergamo all’AD di Thyssen, condannato a sedici anni dal tribunale di Torino per l’omicidio volontario di sette operai arsi vivi nella notte del 6 dicembre 2007. Al massimo ci si potrebbe stupire per la macroscopica improntitudine evidenziata, in un soggetto della rappresentanza sotto i riflettori e che buon senso avrebbe dovuto suggerirgli almeno l’abituale pratica dell’ipocrisia, non delle ragioni che determinano una tale esplosione di cieca protervia.
Il fatto è che ormai da decenni Confindustria è un’organizzazione a tutela di uno status privilegiato e sempre meno una parte sociale che promuove le ragioni del fare impresa, dunque un ruolo, nella lotta da tempo in corso anche nel nostro Paese tra insiders contro outsiders, tra abbienti e poco o nulla tenenti.
Perché a Bergamo è risuonato il sempreverde richiamo della foresta che faceva dire al senatore Giovanni Agnelli Sr. che «la Fiat è governativa per necessità». Un richiamo di classe. Il poeta Edoardo Sanguineti avrebbe chiosato: «odio di classe». Non “dal basso”, ma “dall’alto” dei piani della società....
continua.....
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/05/11/Il fatto è che ormai da decenni Confindustria è un’organizzazione a tutela di uno status privilegiato e sempre meno una parte sociale che promuove le ragioni del fare impresa, dunque un ruolo, nella lotta da tempo in corso anche nel nostro Paese tra insiders contro outsiders, tra abbienti e poco o nulla tenenti.
Perché a Bergamo è risuonato il sempreverde richiamo della foresta che faceva dire al senatore Giovanni Agnelli Sr. che «la Fiat è governativa per necessità». Un richiamo di classe. Il poeta Edoardo Sanguineti avrebbe chiosato: «odio di classe». Non “dal basso”, ma “dall’alto” dei piani della società....
continua.....
PS: Niente da aggiungere.
Buona notte da Umberto Marabese.
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