La Regione Molise ha adottato lo schema terapeutico redatto dai medici del comitato terapia domiciliare Covid-19 con l’obiettivo di curare a casa la malattia, alla comparsa dei primi sintomi ed evitare i ricoveri in ospedale dei pazienti.
L’ok dal commissario ad acta del Molise
Ad annunciare la decisione è stato il commissario ad acta della Regione, Angelo Giustini che ha dichiarato di essere “favorevole ai principi enunciati nella proposta al fine di supportare a distanza pazienti positivi, sintomatici, attraverso una adeguata assistenza a domicilio”.
Lo schema terapeutico, che prevede la prescrizione sotto controllo medico e in presenza di determinati sintomi anche dell’idrossiclorochina, sarà inviato a tutti i medici di base del Molise affinché lo prendano in considerazione e lo adottino in scienza e coscienza.
Un’altra vittoria del comitato terapie domiciliari
Si tratta di un’altra vittoria del comitato composto da cittadini, medici e operatori sanitari di tutta Italia e fondato e presieduto dall’avvocato Erich Grimaldi con l’obiettivo di ottenere su tutto il territorio nazionale un protocollo di cura tempestiva.
Prima del Molise, il medesimo schema terapeutico era stato adottato anche dalla Regione Piemonte grazie all’intervento dell’assessore alla salute Luigi Genesio Icardi.
Lo schema di cura proposto all’Abruzzo e alla Lombardia
Erich Grimaldi ha comunicato di averlo proposto anche alla Regione Abruzzo. All’incontro, svoltosi presso il palazzo della Regione Abruzzo, hanno partecipato l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, il dottor Pierluigi Cosenza, Commissario straordinario dell’Agenzia Sanitaria regionale nonché componente del comitato tecnico scientifico regionale, il consigliere regionale Sabrina Bocchino e due medici del 118, Sulmona Giampiero Cuna e Anna Erspamer.
Colloqui per far adottare il protocollo di cura sono stati avviati dall’avvocato Grimaldi e dai medici del comitato anche in Regione Lombardia.
Il Tar dice no a “tachipirina e vigile attesa”
Potrà aiutare a far adottare da molte Regioni italiane il protocollo di cura la recente ordinanza pronunciata dal Tar Lazio: quella che ha sospeso gli effetti della nota dell’Aifa che impediva ai medici di base di trattare i pazienti Covid se non con Tachipirina e vigile attesa.
La proposta di inserire Luigi Cavanna nel cts
Intanto il comitato terapie domiciliari ha altresì lanciato la proposta di inserire nel cts nazionale il professor Luigi Cavanna, primario di oncoematologia all’ospedale di Piacenza e pioniere in Italia delle cure tempestive a base di idrossiclorochina.
Il comitato terapie domiciliari Covid-19, oltre che sul sito internet, è raggiungibile al gruppo Facebook TerapiadomiciliareCovid in ogni regione, dove i medici offrono assistenza ai pazienti.
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