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...il "cazzaro" ne avrà il coraggio...NOOOOOOOOOOO!!! crede di avere l'immunità giornalistica!
umberto marabese
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La giornalista, figlia di Enzo Tortora, riporta una frase dell'editoriale del direttore del Fatto: "Non c'è nulla di scandaloso se un presunto innocente è in carcere"...
Sembrava essere scemata la polemica sulle parole del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sugli innocenti in carcere. Il Guardasigilli aveva chiarito con un post su Facebook l’equivoco ma non aveva fermato la polemica politica. A scatenare di nuovo uno scontro è un editoriale di Marco Travaglio, che ha suscitato la reazione indignata di Gaia Tortora.
In un articolo intitolato “Bonafede e Malafede”, il direttore del Fatto Quotidiano evidenzia che “la blocca-prescrizione non cambia di una virgola la sorte degli eventuali innocenti in carcere. I quali non possono essere i detenuti che espiano la pena, cioè i condannati in via definitiva, per definizione colpevoli. Ma i detenuti in custodia cautelare (arrestati prima della sentenza in base a ‘gravi indizi di colpevolezza’ per evitare che fuggano o inquinino le prove o reiterino il reato): che però, per la nostra Costituzione, sono già ‘presunti innocenti’”. Quindi, sostiene, “non c’è nulla di scandaloso se un ‘presunto innocente’ è in carcere: è la legge che lo prevede”.
Ma la frase non è piaciuta a Gaia Tortora, figlia di Enzo Tortora, che su Twitter lo ha attaccato: “Non c’è nulla di scandaloso se un presunto innocente è in carcere” finora ho sopportato e sono stata una signora. Ora basta. Travaglio..Mavaffanculo”.
All’indomani delle affermazioni del Guardasigilli - che aveva detto, “cosa c’entrano gli innocenti che finiscono in carcere? Gli innocenti non finiscono in carcere”, riferendosi alle persone assolte - Gaia Tortora aveva smorzato la polemica. “Il Ministro Alfonso Bonafede ha chiarito con un post il malinteso che ritengo tale. Posso avere una idea diversa sulla riforma della giustizia ma conoscendolo non credevo a cosa avevo sentito. Un indispensabile chiarimento. Ora niente gogne.Grazie per la risposta”. Travaglio, però, le ha fatto perdere la pazienza.
In un tweet di qualche ora dopo, Tortora si rivolge ancora al direttore del Fatto: “Chiedo al Signor Marco Travaglio di ripetere in pubblico ciò che mi sta scrivendo via SMS e che custodiro’ gelosamente. Perché al peggio non c è mai fine”.
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